Economia - 31 luglio 2024, 07:00

RSA: come scegliere la struttura più adatta

Per gli anziani e le persone temporaneamente e/o stabilmente non autosufficienti che necessitano di cure specialistiche che non possono ricevere presso la propria abitazione, esiste una soluzione che prende il nome di RSA.

RSA: come scegliere la struttura più adatta

Per gli anziani e le persone temporaneamente e/o stabilmente non autosufficienti che necessitano di cure specialistiche che non possono ricevere presso la propria abitazione, esiste una soluzione che prende il nome di RSA.

Si tratta di Residenze Sanitarie Assistenziali extra-ospedaliere, ma a carattere sanitario, che offrono cure mediche e assistenza specifica. Sono molto diffuse in ogni parte d’Italia e ne esistono di varie tipologie. Scegliere quella giusta dipende dalle proprie esigenze e dalle propria abitudini: si può infatti optare per una struttura più piccola, magari in periferia e in mezzo alla natura, oppure per una residenza più grande e comoda da raggiungere, come ad esempio le Rsa in provincia di Milano, specializzate anche in patologie più gravi e delicate, come le demenze senili e l’Alzheimer.

Quali tipologie di RSA esistono

Oltre alla collocazione e alla grandezza, le RSA si distinguono anche per il livello di ricovero e i trattamenti offerti. Ci sono infatti 4 differenti tipologie di RSA a disposizione.

Quella più comune è la RSA estensiva: prevede ricoveri di massimo 60 giorni, è rivolta a pazienti che richiedono un’elevata assistenza sanitaria e garantisce trattamenti medico-infermieristici che hanno lo scopo di facilitare il rientro al domicilio o presso una struttura. L’RSA intensiva è invece indicata a soggetti con gravi disabilità e instabilità clinica (pazienti in stato vegetativo o in coma): fornisce assistenza costante e continuativa e presenza medica e infermieristica 24 ore su 24.

C’è poi l’RSA di mantenimento, per pazienti a degenza definitiva che necessitano di cure mediche e infermieristiche quotidiane (mantenimento alto - A), oppure cure di mantenimento o percorsi riabilitativi (mantenimento basso - B).

Infine, c’è l’RSA estensiva per disturbi cognitivo comportamentali gravi, che ha il compito di offrire assistenza a soggetti affetti da demenza grave o disturbi mentali e comportamentali.

Quando scegliere una RSA e quando optare per un’altra struttura

Prima di prendere una decisione sulla struttura a cui rivolgersi, è importante conoscere anche le altre opzioni a disposizione. Come abbiamo detto, una RSA è una struttura residenziale dove anziani e persone con difficoltà e non autosufficienti possono trovare cure e supporto in modo continuativo e possono contare su personale medico specializzato presente sempre.

Esistono poi le case di riposo, che sono invece concepite per ospitare anziani autosufficienti e non hanno come compito principale quello di cura: sono infatti pensate per offrire socialità e condivisione a chi non vuole vivere da solo e, a differenza delle RSA, il personale non è specializzato e si occupa principalmente di aiutare nelle attività di igiene personale o nell’assunzione di farmaci e cure infermieristiche. Queste realtà sono inoltre più indicate a garantire attività, momenti di svago e intrattenimento.

Infine, esistono anche le case di cura: pur essendo anch’esse strutture sanitarie residenziali e pur fornendo personale sanitario, hanno differenze importanti rispetto alle RSA. Queste residenze, infatti, non offrono assistenza e cura 24 ore su 24 e non hanno personale medico altamente specializzato. Rappresentano quindi una soluzione intermedia tra una Residenza Sanitaria Assistenziale e una casa di riposo.

Richy Garino

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