Gallarate - 24 luglio 2024, 21:09

Ospedale di Gallarate: la mozione del centrodestra sul suo futuro non piace a Ocg

Il consigliere comunale Massimo Gnocchi la trova in parte condivisibile. «Ma è soft e non ci sono riferimenti al mantenimento di un Pronto Soccorso». Il 31 luglio, Consiglio comunale con due mozioni sul tema: quella della maggioranza e quella di Obiettivo Comune Gallarate

La conferenza stampa di Obiettivo Comune Gallarate

La conferenza stampa di Obiettivo Comune Gallarate

Il prossimo Consiglio comunale di Gallarate è convocato mercoledì 31 luglio, con un ordine del giorno che vede ai punti 3 e 6 (il secondo è l’ultimo della seduta) mozioni sul futuro dell’ospedale cittadino. La prima mozione, di Obiettivo Comune Gallarate, è arrivata a un passo dall’essere discussa nella precedente riunione ma, pochi minuti prima della mezzanotte, la seduta venne sospesa per l’ora tarda. Le minoranze, convinte che il tema fosse da affrontare in tempi rapidi, chiesero formalmente una convocazione d’urgenza del Consiglio. Di qui l’appuntamento di settimana prossima, nel quale “cade” anche una mozione della maggioranza di centrodestra sullo stesso argomento.

In vista dell’appuntamento, Ocg, con il suo rappresentante nell’assemblea civica, Massimo Gnocchi, si fa sentire. Che cosa ci sarà e che cosa si farà nell’area oggi occupata dal Sant’Antonio Abate, una volta realizzato l’ospedale Busto/Gallarate? Ocg vorrebbe che venissero preservate significative e prevalenti funzioni sociosanitarie.

Nella Commissione speciale Sanità di Gallarate, la dg di Asst Valle Olona, Daniela Bianchi, ricorda Gnocchi, informò di avere completato i passi per coinvolgere Arexpo nel definire il futuro dell’area. Prosegue: «In seguito scrissi al sindaco un’interrogazione a risposta scritta per sapere se fossero state fornite dal Comune ad Arexpo delle linee di indirizzo. Dopo 30 giorni la risposta laconica fu: no». Passaggio successivo, Gnocchi partecipò a una Commissione Sanità, questa volta regionale, per relazionare sull’ormai stra-nota petizione a tema ospedali (vedi QUI). E in quell’occasione, rievoca l’esponente Ocg, la presidente sottolineò le prerogative delle amministrazioni locali nel fornire indicazioni sugli Accordi di Programma per definire il futuro delle aree occupate dagli ospedali esistenti. Anche da qui nasce la mozione della forza di minoranza sulle significative e prevalenti funzioni sociosanitarie pubbliche.

«Nell’ultimo Consiglio Comunale, poco prima di arrivare al punto, sindaco e maggioranza affermano che non ci sono novità né scadenze né urgenze, dunque si può rinviare. Le minoranze chiedono una convocazione d’urgenza del Consiglio e, poco dopo, spunta una mozione del centrodestra, sempre sul futuro dell’ospedale, i cui contenuti vengono presentati in Regione».

Ora Gnocchi si chiede: «Se non c’era urgenza di discutere l’argomento, come mai la maggioranza si è mossa così, con questa tempistica?».

Poi tocca il nodo dell’unitarietà, che conferirebbe forza ai desiderata gallaratesi: «La mozione del centrodestra, che pure contiene punti condivisibili, è troppo soft. Intanto perché, rispetto a precedenti indicazioni anche condivise, non si fa cenno, per esempio, al mantenimento a Gallarate di un presidio di Pronto Soccorso. E poi perché contiene espressioni come “promuovere e sostenere” proposte. Sono vaghe, mentre questo è il momento di fare richieste precise».

Il riferimento temporale è alla delibera di Arexpo e al suo cronoprogramma. «Il 21 agosto – insiste Ocg – termina la fase in cui è possibile dire che cosa vogliamo, che cosa vuole Gallarate. L’impressione è che la maggioranza voglia dire: questo è il mio documento (la seconda mozione all’odg del prossimo consiglio, Ndr), fatevelo andare bene, punto».

La conclusione: «Potremmo definire la nostra una mozione d’indirizzo, quella del centrodestra una mozione d’intenti. Ma un documento non unitario sarebbe devastante». Occhi puntati al prossimo Consiglio.

Stefano Tosi

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