Benito Mussolini non sarà più un cittadino onorario di Angera. Era il 18 maggio 1924 quando fu conferito tale riconoscimento al duce. E oggi, un secolo dopo, quel momento verrà cancellato con un doppio intervento – una della maggioranza e uno presentato dalle forze d’opposizione - che passerà al vaglio del consiglio comunale (LEGGI QUI).
Allea, nel 2021, aveva iniziato questo percorso dai banchi della minoranza. Con l’auspicio di cancellare definitivamente il nome del duce dall’albo dei cittadini onorari. Ora, in maggioranza, si concretizza quell’obiettivo arrivando in aula. «Possiamo ammettere che ciò sia stato un errore e scrivere una pagina nuova di storia», recita il documento.
«Si lancia un segnale contro tutti i gesti di odio e di prevaricazione che anche nel nostro tempo sono presenti». Prosegue: «Ci sono stati momenti bui della nostra storia, dai quali si può uscire per andare verso un futuro di democrazia e libertà. E l'insegnamento più grande lo si fa con l'esempio». Per l’occasione è l’ente locale a fare il primo passo a «chiedere scusa alla città per aver lasciato per un secolo la cittadinanza a Mussolini, che ha portato odio, ingiustizia e violenza nella nazione». Un uomo che si è «macchiato dei crimini più tremendi», che ha «procurato morte, devastazione e prevaricazione». Un uomo che «non merita di avere la cittadinanza onoraria di Angera».
Sulla stessa linea è anche la minoranza, che attraverso una mozione congiunta – firmata da A come Angera, Angera per Tutti e Città Futura – ha avanzato la richiesta per l’annullamento della cittadinanza onoraria angerese rilasciata a Mussolini.
Un gesto apprezzato anche dal sindaco Marcella Androni: «Siamo veramente soddisfatti che la minoranza ci aiuti a raggiungere l’obiettivo», dice. «L’interesse comune è revocare una cittadinanza che non può e non deve essere onoraria».
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