Abiti, stracci, borse, scarpe: non in buono stato, quindi che potrebbero essere utili ad altri. Proprio da buttare. Ma non per sempre, come insegna l'economia circolare: tutto può rivivere.
Nei giorni scorsi c'è stata un po' di confusione, quasi un giallo. Cittadini che andavano a portarli nel centro raccolta di Sacconago, ora si sono sentiti respingere perché non era possibile depositarli là. Giusto. Allora nel sacco azzurro, indifferenziato?
No, sbagliato, come in realtà ricorda anche il vocabolario dei rifiuti. La normativa europea, recepita in Italia, indica che si tratta di un materiale da differenziare. Proprio come la plastica o il vetro. Come, allora? Ci sono 70 cassonetti in tutta Busto dove poterlo fare.
Ribadiamo, dal sito dell'Agesp: dal 1° gennaio 2022, con il Decreto Legislativo 116/2020 in Italia è diventata obbligatoria la raccolta differenziata per i rifiuti tessili. Missione possibile, ridurre l’impatto ambientale del tessile e incentivare il riutilizzo e il riciclo.
A Busto Arsizio i cassonetti bianchi possono ricevere vestiti, accessori d’abbigliamento, tovaglie, tende, stoffe in genere, scarpe. Si possono trovare QUI.
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