Cronaca - 16 luglio 2024, 18:25

Tentato omicidio di Castiglione Olona, scendono in campo i consulenti

Nominati i medici legali. Si occuperanno di valutare l’entità delle ferite riportate dall’uomo accoltellato e l’eventuale uso di sostanze da parte dei carabinieri arrestati

Tentato omicidio di Castiglione Olona, scendono in campo i consulenti

(Gabriele Lavagno da LuinoNotizie.it) La Procura di Varese ha conferito l’incarico al medico legale che si occuperà di valutare le ferite riportate dal cittadino marocchino accoltellato nella notte tra il 5 e il 6 luglio a Castiglione Olona, e ha nominato anche un secondo professionista che dovrà invece accertare l’eventuale uso di sostanze da parte dei due carabinieri – in forza alle Compagnie di Luino e Varese – che per il fatto sono in carcere con le accuse di tentato omicidio, rapine, sequestro di persona e porto abusivo di armi.

Le condizioni dell’uomo ferito, e operato due volte all’ospedale di Circolo, sono in miglioramento. La sua testimonianza sarà fondamentale nella ricostruzione del fatto.

Gli incarichi ai due medici legali – le dottoresse Chiara Rossetti ed Elia Del Borrello – sono stati conferiti nella mattinata di oggi, martedì 16 luglio, negli uffici della Procura, dove i difensori dei due carabinieri, gli avvocati Fabio Fiore e Bruno Stefanelli, per i due accertamenti hanno nominato un unico consulente di parte, il dottor Andrea Calbi.

I militari dell’Arma arrestati – uno classe 1991 e l’altro di cinque anni più giovane – nella notte tra venerdì e sabato di due settimane fa si trovavano proprio a Castiglione Olona, nei pressi di un’area boschiva dove pare fosse in corso una attività di spaccio.

Erano fuori servizio, in un territorio fuori dalla loro competenza e poche ore prima dell’aggressione avrebbero chiesto a «una pattuglia della Stazione Carabinieri di Castiglione Olona, in servizio in quel territorio, di allontanarsi per evitare di far scoprire la loro presenza simulata in zona, apparentemente finalizzata ad accertare l’esistenza di possibili bivacchi o di spacciatori di sostanze stupefacenti nelle adiacenti zone boschive», ha fatto sapere nei giorni scorsi la Procura.

I carabinieri, inizialmente detenuti uno alla casa circondariale di Varese e l’altro nel carcere di Busto Arsizio, sono stati trasferiti a Pavia e a San Vittore.

Gabriele Lavagno da LuinoNotizie.it

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