A Stefano Ferrè, che ci ha accompagnato con EuroCronache - il format calcistico più bello dell'estate di "Cronache di spogliatoio" con Pastore, Trevisani, Borghi, Siani e tanti altri giornalisti che fanno sempre pensare e lasciano qualcosa - abbiamo chiesto perché il quarto Europeo vinto dalla Spagna è quello del merito. Di chi, insomma, pur non essendo spagnolo ama il calcio e, quindi, questa Spagna.
L'Europeo del merito
Di chi ha messo sempre il calcio al primo posto con una proposta.
Di chi ha un undici tipo.
Di chi sa comunque pescare dalla panchina tenendo vivi Olmo, Zubimendi e Oyarzabal, poi decisivi.
Di chi crede al talento senza età.
Di chi sa che l'esperienza conta e premia Carvajal.
Di chi si fa guidare al centro da Pallone d Oro futuro Rodri.
Di chi fa rinascere Cucurella.
Di chi in Panchina ha un signor nessuno per gli esterni, signor tutto per il suo spogliatoio.
Di chi 3 anni fa ha accettato di perdere immeritatamente, ma ha risposto con coraggio.
De los Reyes de Europa.