Territorio - 03 luglio 2024, 11:20

VIDEO E FOTO. MaGo Next progetta il villaggio sportivo nella sua nuova “casa” di Olgiate

La Polisportiva, alla presenza dell'ex campione di basket Riccardo Pittis, ha illustrato storia, attività e obiettivi all’insegna della “alleanza educativa” tra sport e famiglie, condivisione, inclusione e crescita

VIDEO E FOTO. MaGo Next progetta il villaggio sportivo nella sua nuova “casa” di Olgiate

Due campi di basket all’aperto, due da beach volley e due di pickleball. È chiara l’intenzione di Ma.Go Next: dietro al nuovo palazzetto dello sport di Olgiate, affidato in gestione per 10 anni al Progetto Ma.Go, nell’area verde esterna prenderà forma un vero e proprio villaggio sportivo. Lo ha annunciato ieri, 2 luglio, il presidente Alberto Tomasich, nel corso di una serata di presentazione di attività e obiettivi della Polisportiva che raggruppa tante società della Valle Olona e di Gallarate. E se tutto filerà liscio, già dalla prossima estate Olgiate Olona potrà vantare il suo villaggio sportivo.

Ma la realizzazione del “tempio” del basket, beach volley e pickleball non è l’unico obiettivo di Ma.Go Next.

Un altro punto di forza, il servizio che si vorrebbe elargire alle famiglie, «l’alleanza educativa – come ha precisato il formatore Antonio Fagotti – tra famiglia e sport: vogliamo rispondere alle esigenze delle famiglie, aiutandole nella gestione del quotidiano. Crediamo che siano tre i pilastri fondamentali: condivisione, inclusione e crescita».

Più semplicemente, Ma.Go Next garantirebbe un servizio di recupero dei ragazzi a scuola, di allenamento sportivo ed esecuzione compiti. Un bel servizio, dunque, che verrebbe incontro alle necessità delle famiglie nella gestione dei figli. «Proponiamo un'interpretazione diversa dello sport: crediamo nel valore della sconfitta, nell’importanza di non lasciare indietro nessuno e di trasmettere i nostri valori di riferimento: rispetto, divertimento e inclusione – ha precisato – Proponiamo dunque un nuovo modo di vivere il rapporto tra famiglia e sport: non convivenza, ma alleanza educativa».

Così la Polisportiva MaGo è cresciuta negli anni, da quando è stata gettata la prima pietra, nel 2019, alla “Gorla no stop”. E ieri è stato ben illustrato tutto il cammino della società che oggi vanta 1.600 tesserati, 40 istruttori, 10 collaboratori, 8 strutture in condivisione, 2 in gestione e altre 2 di proprietà.

La galassia MaGo si è allargata in Valle Olona e nei comuni del Circondario tanto che oggi è orgogliosa di fissare sette contrassegni: Olgiate, Solbiate, Fagnano e Gallarate, ma anche dall’altra parte del fiume Castellanza, Marnate e Gorla Maggiore.

Obiettivo trasparenza

MaGo significa anche ruolo sociale, stakeholders, planning, organigramma, obiettivi, novità e attività estive. Dopo la Summer edition dal 14 al 16 giugno per esordienti e under 13, si segnalano il Fantastic Camp alla scuola dell’infanzia San Luigi di Marnate e all'asilo Landriani di Olgiate, il Mago City Camp all'area feste di Gorla Maggiore e i soggiorni a Druogno (vicino a Santa Maria Maggiore) per i bambini e a Cesenatico per i ragazzi.

La App

«Obiettivo del progetto è sviluppare un’applicazione mobile per dispositivi Android e iOs che supporti le attività del progetto MaGo – ha spiegato Mattia Mirenda – L’app offrirà funzionalità di gestione degli utenti, promozioni per sponsor e un sistema di accumulo punti per ottenere sconti sulle quote di frequenza dei propri figli».

«Questa applicazione non solo faciliterà la gestione e l’interazione con i tesserati – ha aggiunto - ma offrirà anche un valore aggiunto agli sponsor, creando una rete integrata di promozioni e incentivi. La sicurezza e la conformità alle normative Gdpr garantiranno la protezione dei dati degli utenti, rendendo l’applicazione affidabile e sicura».

“Essere all’altezza” di Riccardo Pittis

Ad aprire la serata è spettato a lui, Riccardo Pittis, 2 metri e 4 di altezza, ex cestista, con un carnet di 7 scudetti, 2 coppe Campioni, 1 coppa intercontinentale, 2 argenti agli Europei, 1 oro ai giochi del Mediterraneo, trent’anni giocatore di cui 20 da professionista prima all’Olimpia di Milano, poi per 11 stagioni alla Benetton di Treviso, ora trainer formatore anche nelle aziende. Ed è stato proprio il lavoro in tandem con le aziende che ha spinto il campione a dimostrare il legame tra sport e azienda, due mondi uniti dal fattore umano, dalle stesse dinamiche.

Così, non a caso intitolando il suo discorso “Essere all’altezza” ha intrattenuto la platea del palazzetto tenendo alti i valori dello sport che sono anche valori nella vita: «Occorre fare emergere quel potenziale che ognuno ha dentro di sé – ha detto – Quando tutto sembra andare nella direzione opposta, è quello il momento di non mollare, esattamente come aveva fatto Pietro Mennea vincendo in quella famosa finale dei 200 metri, quando era partito ultimo e ha recuperato tagliando per primo il traguardo. Occorre essere “umilmente ambiziosi”, che in apparenza sembrerebbe un ossimoro, ma è fondamentale. I principi base sono due: motivazione ed entusiasmo».

Ha poi declinato la parola “lavoro”: «Occorre distinguere bene il “lavorare con gli altri”, “lavorare assieme agli altri” e “lavorare per gli altri” – ha concluso – Il primo conduce al lavoro di gruppo, il secondo al lavoro di squadra, il terzo al lavoro vincente». (VIDEO)

Laura Vignati

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