Mentre si registrano smottamenti e chiusure di strade soprattutto nella zona dell'Ossola e in tutto il Verbano Cusio Ossola, Arpa Piemonte ha emesso l'allerta rossa, cioè massima, per il pericolo valanghe.
«L'abbondante neve fresca così come gli accumuli di neve ventata spesso grandi diventeranno progressivamente sempre più instabili. In qualunque momento sono previste numerose valanghe asciutte e bagnate, che possono raggiungere dimensioni pericolosamente grandi» comunica Arpa Piemonte.
Vista la presenza di molta neve fresca al di sopra dei 2200 m circa, ecco dunque l'allerta di grado 4. «Le valanghe possono distaccarsi molto facilmente e raggiungere dimensioni pericolosamente grandi - prosegue il documento - Nelle regioni più colpite dalle precipitazioni, gli edifici esposti e i tratti esposti delle vie di comunicazione saranno a livello isolato in pericolo».
«Al di sotto dei 2200 m circa sono possibili valanghe umide e bagnate. Specialmente nelle regioni più colpite dalle precipitazioni le valanghe umide possono coinvolgere gli strati più profondi. Per le escursioni con gli sci o le racchette da neve, così come le discese fuori pista, le condizioni sono molto pericolose» conclude Arpa.
Il maltempo che sta flagellando il Vco ha creato numerose situazioni critiche, soprattutto in Ossola.
A Villadossola, dalla tarda serata preoccupa il versante montano dietro la Lucciola, il rio Calcino è ostruito e i detriti hanno invaso la strada. L'amministrazione comunale ha aperto il Centro Operativo per monitorare la situazione.
La Statale della Valle Anzasca risulta attualmente chiusa a Calasca per una frana che ha invaso la carreggiata.
A Varzo, nell'abitato di Selviggia, via Novara è stata chiusa da un'ordinanza sindacale per uno smottamento. A Bognanco un piccolo smottamento ha fatto chiudere la provinciale, che nel giro di poco è stata comunque riaperta. A Beura chiuso il sottopasso di Domo2 per un allagamento.
Intorno alle 22 poco prima di Cannobio una pianta si è abbattuta sulla statale.
Ieri pomeriggio tre valanghe erano cadute lungo la statale del Sempione che porta a Gondo, causandone la chiusura.