- 12 gennaio 2024, 08:00

Cari politici di Busto, non solo eventi: con l'anno nuovo vi vorremmo vedere tra i pendolari o tra pazienti e medici in difficoltà. E magari anche ad ascoltare la gente sui rifiuti

Facciamo esempi non per polemica, bensì per mera constatazione e come auspicio. Una pendolare ieri ha spiegato cento volte meglio di quanto avremmo potuto fare noi, cosa significhi viaggiare in treno ogni giorno: perché non affrontare insieme il viaggio e unire la propria voce? Così in ospedale o in via Canale e in altri luoghi dove ci sono i problemi da risolvere. Insieme

Cari politici di Busto, non solo eventi: con l'anno nuovo vi vorremmo vedere tra i pendolari o tra pazienti e medici in difficoltà. E magari anche ad ascoltare la gente sui rifiuti

Abbiamo appena lasciato alle spalle un periodo di feste ritrovate con euforia a Busto Arsizio, zeppe di eventi e di voglia di uscire da parte della gente dopo anni segnati dal Covid.

Del resto, è stato tutto un anno così: un crescendo di manifestazioni, di ogni tipo. A cui hanno partecipato spesso molti rappresentanti politici della città. Alcuni restii ad apparire; per altri foto, selfie, post seguiti da frenesia nel leggere l'articolo sull'evento alla ricerca del proprio nome. Che a volte c'è (ad esempio, quando si interviene sul palco), a volte no e non dovrebbe indignare nessuno, perché quando si scrive di un evento, è quest'ultimo al centro. O meglio chi si prodiga per la sua realizzazione con mille sacrifici, chi lo allestisce, chi lo mette sul palco o in campo, chi ha lottato per arrivare fino a quel risultato. 

Giusto andarci e sostenere: è così fondamentale apparire?

Ciò che servirebbe, piuttosto, è mostrare la propria vicinanza anche in luoghi meno festosi, diciamo: Busto ha diverse emergenze che sollecitano un impegno e anche il metterci la faccia. Facciamo esempi non per polemica, bensì per mera constatazione e anche come auspicio. 

Una pendolare ieri ha spiegato cento volte meglio di quanto avremmo potuto fare noi, cosa significhi viaggiare in treno ogni giorno (LEGGI QUI). Oltre alle capacità letterarie, ha saputo farlo perché ha espresso un pezzo di vita. Sono tanti, i pendolari, che ci segnalano disservizi, preoccupazioni, crescenti difficoltà a conciliare il viaggio con il lavoro o lo studio e la famiglia. Tanti, ma soli.

Perché non vediamo i rappresentanti politici di Busto Arsizio accorrere in massa sui treni, per ascoltare, condividere le difficoltà, portare avanti con determinazione le istanze per un servizio migliore, verificare le condizioni delle stazioni? Battersi apertamente per i problemi che vengono manifestati da una fetta rilevante della popolazione che per lavorare deve recarsi a Milano e in altre città? Mozioni, interrogazioni: tutto bene. Ma con costanza e sarebbe un segnale importante andare sul posto, affrontare il viaggio insieme e unire la propria voce.

Poi, restiamo a Busto. Con l'anno nuovo vorremmo vedere i consiglieri della città andare davanti al Cup in ospedale a parlare con i cittadini. Se vogliono farsi una foto, nessun problema, anzi: basta che ciò significhi una campagna per attirare attenzione reale sulle liste d'attesa, non un selfie e fuggi. Li vorremmo trovare, tra i medici e gli infermieri in difficoltà, nei reparti che si stanno impoverendo di personale, negli studi dei medici di base che si riducono.

Li vorremmo vedere, giusto per fare un altro esempio, agli incontri che in questo periodo si stanno organizzando per spiegare il cambiamento sulla raccolta dei rifiuti e comprendere perché ci sia tanta preoccupazione. Mercoledì sera c'erano 300 cittadini a Borsano e molto nervosismo: un luogo dove non era facile esserci, come - pur in modo diverso - alla stazione o negli ospedali. Infatti, oltre ai vertici Agesp ovvero l'amministratore unico Francesco Iadonisi e il direttore Gianfranco Carraro - i nomi li facciamo tutti e in questo caso, sì, se qualcuno non è stato visto e segnato, ci scusiamo - c'era solo l'assessore alla partita, Maurizio Artusa, è passato l'assessore Mario Cislaghi e dell'attuale consiglio comunale era presente unicamente Emanuele Fiore, rappresentante dell'opposizione (LEGGI QUI).

Eppure sarebbe stato istruttivo andarci anche per altri consiglieri, a partire da quelli della maggioranza, visto che le decisioni sono collegiali e questa è una svolta importante. Come sarebbe utile presentarsi in via Canale, a raccogliere i dubbi della gente, gli sfoghi, la parte spiacevole della missione ma in realtà quella più autentica quando ci si è coraggiosamente - visti i tempi di disillusione e conseguente ostilità - messi in gioco per la comunità. 

Marilena Lualdi

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