«Mi sembra che sorga il bisogno di una sosta per un pensiero più profondo, anche indipendentemente dalla nostra specifica fede». Riflessione di monsignor Severino Pagani, intervenuto all’ormai tradizionale rappresentazione natalizia della Chicca Gallazzi (foto sotto), sul periodo complesso, a volte smarrente, in cui “cade” il Natale 2023. E, insieme alle insegnanti, i bambini della primaria, dal palco allestito in una scintillante piazza Santa Maria, hanno offerto un momento di profondità e bellezza. Hanno raccontato, con le loro voci e le loro note, l’avvento, nelle parole della coordinatrice Paola Luoni, «…di colui che ha cambiato la storia».
Presenti tante famiglie, con il sindaco, Emanuele Antonelli, l’assessore alle Politiche Educative, Daniela Cerana, e don Matteo Resteghini. «Il presepe vivente - ha affermato quest’ultimo - è una preghiera. Qui c’è la possibilità di pregare e di pensare che Gesù è venuto ad abitare nella nostra vita».
“Luce” e “dimora” sono state parole-guida nei racconti e nei messaggi dei bambini, sfilati tutti sul palco, dalla prima alla quinta. Hanno impersonato i protagonisti di una ricerca attraverso deserti, boschi e montagne. Sono stati, come i pastori di Betlemme, uomini che sanno stupirsi. Si sono fatti portatori di un messaggio che raggiunge i luoghi della quotidianità, le case, le famiglie, i cuori. Con gioia.
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