Territorio - 15 novembre 2023, 08:42

Crollo dell'albero a Luino: «Ricordo quel maledetto giorno e non lo dimenticherò mai»

Francesca, una mamma presente durante l'incidente avvenuto a fine giugno davanti alla chiesa di San Pietro in Campagna ha inviato una lettera ai colleghi della redazione di Luinonotizie: «Vedevo persone sotto i rami, le grida e le urla di bambini, nonni e genitori, tutti sconvolti. Mi sento fortunata, queste cose non devono accadere»

Crollo dell'albero a Luino: «Ricordo quel maledetto giorno e non lo dimenticherò mai»

Ad oltre quattro mesi di distanza da quel triste pomeriggio di fine giugno quando un grosso ramo di un ippocastano, presente davanti alla Chiesa di San Pietro in Campagna a Luino, spezzandosi ha colpito diverse persone, tra cui due donne in modo grave, il ricordo è ancora indelebile, soprattutto per chi ha vissuto quei drammatici momenti.

Mentre fanno il loro corso i procedimenti giudiziari, nei quali sono indagati due dipendenti del Comune di Luino, e sono terminati i rilievi all’interno dell’albero in questione nelle scorse settimane, le cause sono ancora tutte in corso di valutazione e spetterà alle autorità ricostruire l’intera dinamica.

A riflettere sull’accaduto, raccontando la propria testimonianza in una lettera inviata alla nostra redazione, è una mamma luinese, Francesca Catanzaro, che ha voluto raccontare quei momenti concitati, non solo durante il crollo, ma anche durante le operazioni di soccorso.

Ecco la lettera inviata alla redazione di Luinonotizie.it:

«Ricordo bene quel maledetto giorno, un giorno qualunque dove ogni genitore, come sempre, si accingeva a correre per cercare di far quadrare orari, lavoro bambini e necessità. Sono arrivata, ho salutato qualche persona intorno a me, mentre aspettavo l’uscita dei miei figli Gaia e Davide.

Mi sono seduta sugli scalini della Chiesa: quel giorno faceva molto caldo ed ero all’ombra, per ripararmi dal forte sole di. L’albero crollato era davanti a me, c’erano mamme, papà e bambini che giocavano, quasi tutti seduti sotto l’albero. Ricordo che mancavano forse tre minuti all’uscita dei nostri bambini.

Mi sono alzata a passo lento, c’erano anche altri genitori con me; ci siamo incamminati verso l’ingresso dell’oratorio, ma ad un certo punto abbiamo sentito un forte rumore, lo ricordo come se fossi all’interno di un film, con il crollo dell’albero.

Ancor oggi sento percorrere i brividi fino all’ultimo capello: in quel momento ho sentito una forza dentro me, mentre sentivo urla e tutti correvano, cercando di scappare. Non abbiamo avuto il tempo materiale di capire cosa stesse succedendo: io e un’altra mamma ci siamo guardate, ancora mi viene da piangere al pensiero, e insieme siamo corse più che abbiamo potuto per salvarci. Ancor oggi sento i rami mentre mi sfiorano la testa e l’abbraccio forte con una perfetta sconosciuta mentre piangevamo.

Non ci ho pensato due volte, sono tornata indietro, volevo sollevare rami e tronchi. Vedevo persone sotto i rami, le grida e le urla di bambini, nonni e genitori, tutti sconvolti. Ero troppo sconvolta, pregavo, gridavo… nel frattempo stavano uscendo i nostri bambini, i miei figli, che ci urlavano “mamma, mamma…”.

Io ero inginocchiata tra i rami, la morte in faccia per alcuni secondi… mi sono resa conto che avrei potuto perdere la vita e i miei figli. Il resto non è percepibile a parole, è stato un momento che non dimenticherò mai.

Queste cose non devono accadere, mi sento davvero fortunata!»

Da Luinonotizie.it

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