Scuola - 25 ottobre 2023, 11:11

La denuncia di uno studente dell'Insubria: «Aule senza riscaldamento e con l'aria condizionata in autunno»

Un iscritto all'ateneo cittadino ci scrive esasperato: «Tutti a lezione con la giacca. Lo abbiamo fatto presente alla segreteria e ci è stato risposto che non possono farci nulla. È frustrante. E il freddo non è nemmeno l'unico problema nel campus di Bizzozero...»

Studenti dell'Insubria a lezione

Studenti dell'Insubria a lezione

Aule fredde e addirittura con l’aria condizionata d'inverno. Poi i "sempreverdi": i parcheggi con i buchi, come il formaggio, le macchinette mai aggiustate e le aule troppo piccole.

«Siamo esasperati, perché continuiamo a denunciare i problemi in segreteria ma non si risolve mai nulla» ci scrive uno studente della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese.

Campus di Bizzozero, la molla che fa scattare la lamentela è il freddo: «Stamattina nell’aula del Padiglione Morselli non funzionava il riscaldamento e tutti, studenti e docente, sono dovuti rimanere in giacca. E non era solo il riscaldamento che non funzionava: per un evidente disservizio andava pure l’aria condizionata, in pieno autunno. Ci siamo recati in segreteria a denunciare il problema e ci è stato risposto che il termostato è rotto e non possono farci nulla… A quel punto ho deciso di scrivervi».

«La stessa cosa - continua il ragazzo che vuole restare anonimo - succedeva l’anno scorso, quando talvolta la temperatura delle aule era minore anche di quella esterna».

Una volta conclamato il grattacapo principale, lo studente apre il vaso: «I due parcheggi sterrati in zona via Monte Generoso dove possono parcheggiare gli studenti sono da sempre pieni di buche e non vengono mai sistemati. Se non hai una macchina alta rischi di rimanerci dentro. Sempre nel padiglione Morselli le macchinette del caffè e delle merendine non funzionano, nei bagni non c’è il sapone e a volte manca la carta igienica e in tutto il padiglione ci sono solo due forni a microonde per centinaia di studenti: i ragazzi hanno rinunciato a portarsi da casa le cose da scaldare».

E poi le dimensioni delle aule, questione già emersa nel 2022: «Siamo 200 in corso e aule che ci tengano tutti ce ne sono forse quattro. Nelle altre facoltà va pure peggio».

«Pagare 3800 euro di tasse e non avere alcun tipo di servizio non mi sembra giusto. Ma la cosa più frustrante di tutte è far presente le cose che non vanno e sentirsi dire che non si possono risolvere» conclude lo studente. 

Redazione

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