- 23 ottobre 2023, 07:00

Quei "quadrotti" che arrivano da mani e cuore, persino dal Paradiso. Viva Vittoria li ha uniti e non si torna più indietro

Operazione variopinta delle 2mila coperte in piazza San Giovanni mostra come la diversità dei colori, quindi delle forze che ci sono in città, si può manifestare al meglio solo quando ci si mette insieme. Ecco alcune storie che lo raccontano

La gioia delle volontarie, mamma Franca attiva fino all'ultimo con i quadrotti, gli ospiti della Provvidenza e l'incontro del sindaco con Silvia

La gioia delle volontarie, mamma Franca attiva fino all'ultimo con i quadrotti, gli ospiti della Provvidenza e l'incontro del sindaco con Silvia

Mani e cuore si sono messi a sferruzzare gli ormai mitici quadrotti da ogni luogo, persino dal Paradiso. Ma l'arte decisiva è stata  quella di Viva Vittoria: metterli insieme in un'opera così concreta e allo stesso tempo simbolica su quello che può fare Busto Arsizio quando unisce le forze. Quando capisce che la diversità dei colori si può manifestare al meglio sfilando insieme. LEGGI QUI

Domenica è stato un successo incredibile quello delle 2mila coperte, portate dalla catena umana fin dall'alba alla basilica di San Giovanni, per coprire la piazza e renderla una tavolozza infinita. Dentro ogni quadrotto c'è una storia, un desiderio di chi l'ha realizzato e di chi l'ha comprato. Un pensiero, un sogno, una traccia di malinconia o di speranza. Si sono commossi quasi tutti coloro che sono intervenuti, si sono fatti degli incontri speciali. È stata insomma una giornata che difficilmente consente di tornare indietro, di non fare tesoro di quanto si è appreso.

Sfogliamo qualche storia, con delicatezza. C'è chi è abile in quest'arte da una vita, chi ha appena imparato. Ci sono tante donne, come anche uomini. I commercianti, ma anche tante altre associazioni. E poi, mica solo bustocchi, bensì da tutto il territorio. LEGGI QUI

Una mamma ha scelto la copertina per la sua bimba, anche in ricordo di sua madre. E c'è un cuore gentile come quello di Laura Tosi, della Corsetteria, chi ha portato i quadrotti creati da mamma Franca. Ecco il suo pensiero, dolcissimo.

«Sai mamy oggi hai fatto del bene anche dal paradiso - spiega la commerciante - Oggi sono felice per due motivi. Ho esaudito il desiderio di mamma di fare una coperta coi suoi quadrotti sferruzzati già con l' Alzheimer e mai riuscita a concludere perché non in grado di farlo... continuando però a produrre sciarpe fino alla fine. Ho riportato a casa, acquistandoli, quei quadrotti diventate coperte che con tanta fatica avevi prodotto. Questo grazie all'aiuto di tante volontarie di VIVA VITTORIA (fantastiche tutte) che hanno preso a cuore la mia storia e stamattina tra 2000 coperte alle 8 sono riuscite a ritrovare quelle di Franca. Il ringraziamento maggiore ad una donna dalle mani d'oro che saputo fare dai quadrotti di Franca un capolavoro la signora Maria Lina Borgonovi-Perri!». Ne nasce una felicità contagiosa: «La mia mamma mi ha insegnato ad essere felice per le piccole cose e oggi io lo sono.
Mamma Franca ovunque tu sia riesci sempre ad essere una donna SPECIALE».

Tra le mani operose che si sono prodigate, ci sono quelle delle anziane dell'istituto la Provvidenza: un gruppo era presente domenica mattina. «Una parte dei manufatti esposti sono opera delle nostre ospiti che hanno lavorato insieme alle volontarie Avulss per contribuire alla causa e sostenere altre donne - raccontano della Rsa - Insieme a loro, la nostra Consigliera Dottoressa Rita Paone, tra le prime sostenitrici e promotrici dell'avventura di Viva Vittoria, accompagnata dal Presidente di Provvidenza, Cavalier Romeo Mazzucchelli, dal Vice Presidente Dott. Guido Belloni e dal Consigliere Dottor Luigi Chierichetti». 

Un incontro che trasmette la potenza dei colori, è stato quello tra il sindaco Emanuele Antonelli e la giovane artista Silvia Cassani. La ragazza autistica che ha realizzato i disegni dei Promessi sposi, pubblicando un libro con gli autori di Busto, di colori e di sentimenti se ne intende moltissimo. Un abbraccio di pochi istanti, che è sfuggito alla maggior parte degli sguardi, ma aveva un significato profondo.

È questo il bello dell'iniziativa di Viva Vittoria. I colori hanno attirato tutti, ma la vera calamita è qualcosa di invisibile, nascosto nel buio che precede l'alba, dove persone così diverse hanno trasportato in silenzio e nell'anonimato le preziose coperte, che ancora possono essere acquistate nel temporary store di piazza Lucio Flauto. 

 

Marilena Lualdi

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