Territorio - 26 agosto 2023, 14:34

Dalla Valceresio al mare della Libia: il varesino Matteo Marnoni a capo del progetto di potenziamento del gasdotto Sabratha

La piattaforma una delle più importanti, installata nel 2004, si trova nel Mar Mediterraneo, ancorata al fondale marino ad una profondità di circa 190 metri. «L'obiettivo è garantire un costante approvvigionamento di gas verso l'Italia» spiega il geologo e ingegnere originario di Bisuschio e diplomato al Cairoli, che lavora per il gruppo ligure Antonini

Matteo Marnoni

Matteo Marnoni

C'è anche la professionalità della provincia di Varese, della Valceresio in particolare, nell'ambizioso progetto che unirà ancora di più l'Italia e la Libia nel campo dell'approvvigionamento del gas. 

Dalla Valceresio al mar libico il passo non è certamente breve, ma sarà Matteo Marnoni originario di Bisuschio, maturità classica conseguita al liceo Cairoli di Varese e laurea in Geologia ed in Ingegneria Civile, ad assumere il ruolo di direttore del progetto per conto dell'azienda ligure Gruppo Antonini.

Un'iniziativa che si inserisce in uno scenario internazionale che ha ulteriormente acuito l’importanza delle strutture offshore nord africane e, in particolare, di quelle libiche, per le forniture di gas naturale. 

Sono così iniziati progetti strategici di mantenimento o di miglioramento delle attuali produzioni di idrocarburi nella convinzione che, soprattutto a valle del recente accordo da 8 miliardi di dollari per aumentare la produzione di gas a favore del mercato interno libico e garantire l'esportazione in Europa.

«In questo contesto si colloca il progetto di costruzione di un nuovo impianto di compressione destinato alla piattaforma di Sabratha, pensato con lo scopo principale di garantire un approvvigionamento costante verso l’Italia» spiega Marnoni. 

La piattaforma Sabratha si trova nel Mar Mediterraneo, circa 110 km a nord-ovest di Tripoli; installata nel 2004 la piattaforma, considerata tra le principali strutture del Mediterraneo, è ancorata al fondale marino ad una profondità di circa 190 metri.

«Questa gigantesca costruzione a mare produce gas dal campo di Bahr Essalam, uno dei più grandi giacimenti in Libia, ed è responsabile dell’approvvigionamento di gas per il Greenstream, il gasdotto incaricato di trasportare il gas naturale dalla costa libica fino alla costa italiana. Un importante progetto offshore dunque, ed un’occasione per il tessuto produttivo italiano di consolidare la propria posizione in un Paese quantomai strategico» prosegue il professionista varesino. 

Questo progetto di rafforzamento della piattaforma Sabratha, a valle di una gara condotta dall’operatore libico, è stato affidato al Gruppo Antonini, storico costruttore navale con quartier generale a La Spezia e da anni impegnato con successo nella realizzazione di piattaforme a mare, sia in Italia che all’estero e di impianti per l’upstream petrolifero.

 

Matteo Fontana

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