Territorio - 21 agosto 2023, 13:19

VIDEO - Cassano Magnago: giù i primi tigli in piazza XXV Aprile

L’intervento, annunciato, è fonte di discussioni e polemiche. Critica, in particolare, la lista Tommaso Police sindaco, nel merito e nel metodo. Il primo cittadino, Pietro Ottaviani: «Alcune piante sono un problema per la sicurezza, vogliamo sostituire gli esemplari da abbattere». Il dispiacere dei residenti e lo snodo del nuovo volto che l’Amministrazione comunale vorrebbe dare all’area

VIDEO - Cassano Magnago: giù i primi tigli in piazza XXV Aprile

L’eliminazione di alberi in piazza XXV Aprile, fonte di polemiche in un mese di agosto torrido, è iniziata (vedi anche FOTO IN FONDO). I tigli che  ombreggiano il monumento alla Resistenza sono afflitti da problemi che li rendono, almeno in parte, fonte di pericolo per quanti frequentano lo spazio verde o si trovano a transitare sotto le frasche. Questo il messaggio divulgato, a più riprese, dall’Amministrazione comunale, dopo avere ricevuto i risultati di uno studio tecnico sulle piante.

 

Il taglio

 

Alcuni alberi, 4 o 5, risultano in condizioni tali da dover essere abbattuti (sono quelli per cui oggi, 21 agosto, sono entrate in azione le motoseghe). Altri potrebbero beneficiare di interventi meno drastici. «Non si tratterebbe – specifica, però, il sindaco, Pietro Ottaviani – di una mossa definitiva: fra non molto dovremmo riprendere in mano la situazione». Di qui la decisione: in totale sarà eliminata una dozzina di tigli. «Procediamo a malincuore – ammette il primo cittadino – ma ovviamente la sicurezza deve essere messa al primo posto. E, per quello che ho potuto constatare sul posto nelle prime fasi delle operazioni, risulta evidente anche agli occhi dei profani che le piante più vecchie, quelle che hanno circa 70 anni, non sono in buona salute. Resteranno le più giovani e studieremo una soluzione per sostituire le altre, tenendo conto delle dimensioni e di un clima che, come noto, cambia».

Le reazioni in loco

I residenti si dividono. Non erano in molti, questa mattina, ad assistere al taglio, complice, forse, il periodo tipicamente vacanziero. C’erano poche persone che in piazza XXV Aprile sono nate e cresciute, accomunate dal dispiacere per la sorte dei tigli. Ma se, in alcune, a prevalere era il sollievo per un potenziale pericolo scongiurato, altre manifestavano tutto il loro disappunto per un intervento giudicato troppo drastico. «Forse – osservava amaramente una spettatrice – Cassano, il verde, non se lo merita. Non se lo meritano gli amministratori comunali che, secondo noi, non hanno garantito manutenzioni regolari, ben fatte. E non se lo meritano i cassanesi che, su certi temi, sembrano indifferenti o, comunque, poco partecipi».

La nuova piazza e la posizione di "Tommaso Police sindaco"

Sullo sfondo, c’è il volto che piazza XXV Aprile dovrebbe assumere. L’Amministrazione comunale intende riqualificare l’area per farne un luogo dotato di un’identità più evidente, percepibile, valorizzandola come punto d’incontro e superando la sua condizione attuale, sostanzialmente quella di un luogo di transito (VEDI QUI). Ma le critiche non mancano, soprattutto da parte dalla lista “Tommaso Police sindaco”. Già intervenuta sull’argomento nei giorni scorsi, con l’accensione delle motoseghe la forza di minoranza in Consiglio comunale torna a farsi sentire ed esprime un giudizio severo. Di seguito, il comunicato stampa.

In questo caldissimo mese di Agosto, l’Amministrazione Comunale ha deciso un po' all’improvviso che i tigli di Piazza XXV Aprile dovranno essere abbattuti. Nessuna comunicazione in precedenza, nessun passaggio in commissione Territorio e nemmeno in Consiglio Comunale. Una scelta non condivisa e di totale responsabilità della Giunta Comunale. Nelle scorse settimane non avendo elementi per giudicare la scelta abbiamo preferito approfondire la questione recuperando (a fatica dal poco intuitivo e vetusto sito internet comunale) la perizia dell’agronomo incaricato.

Il Sindaco ha dichiarato che questi alberi all’improvviso sono diventati pericolosi e che quindi si rende necessario l’abbattimento per motivi di sicurezza. E’ vero, alcuni alberi come si evince dalla relazione, sono da abbattere ed altri possono essere “salvati”. C’è un passaggio chiave nella relazione dell’agronomo che non può passare sottotraccia. Lo riportiamo testualmente: “...La condizione conservativa generale delle piante è mediocre, in quanto gli interventimanutentivi applicati negli ultimi 20 anni sono stati eseguiti troppo distanti l’uno dall’altro e per giuntacon tecniche operative non propriamente corrette [...] soprattutto sugli esemplari più vetusti (filare a Norddel monumento), anche in passato (oltre 25 anni or sono) si è intervenuti con drastici interventi [...] la qualcosa ho comportato la formazione di ampie e profonde cavità aperte con decadimenti del legno interno eformazione di carie”.

Avete letto bene, la condizione conservativa generale delle piante è mediocre e la manutenzione non è stata eseguita con costanza e soprattutto con tecniche inadeguate. Ciò ha causato il deterioramento di alcune piante rendendole difatti pericolose. In 20 anni, in particolar modo negli ultimi 10, cosa è stato fatto dall’Amministrazione Comunale? Questa Giunta è in continuità con le precedenti, pertanto corresponsabile della situazione venutasi a creare. Sono solo cambiati alcuni ruoli ma determinate figure chiave come il Sindaco e l’Assessore al Verde pubblico si occupavano di Territorio essendo stati entrambi presidenti dicommissione ed uno dei due si è posto come il paladino assoluto ed incontrastato dell’ambiente!

Oggi il Sindaco dice che gli alberi sono diventati pericolosi, forse è meglio che si corregga dicendo “li abbiamo fatti diventare pericolosi!” o meglio “in quella piazza dobbiamo fare altro, con la scusa che gli alberi da abbattere sono 5, tiriamo giù anche tutti gli altri”.

Il secondo punto importante è relativo alla futura destinazione urbanistica di Piazza XXV Aprile, qui lo stralcio della delibera di Giunta dell’8 Agosto 2023: “Preso atto che essendo la piazza XXV Aprile soggetta a completa ristrutturazione urbanistica che ne ridefinirà il disegno e, quindi anche la disposizione dell'arredo urbano, del verde, delle piantumazioni e delle essenze che verranno utilizzate, si ritiene opportuno sacrificare anche l'esemplare individuato col n. 9 nella planimetria dell'agronomo che non presentavaallo stato attuale situazioni di pericolo, così da togliere ogni vincolo al ridisegno dello spazio urbano ed essere liberi nella progettazione in modo da poter avere poi, in caso di ripiantumazione, tutte nuove piante coeve”.

Quindi, oltre ad essere grave conseguenza della mancata/scarsa manutenzione, l’abbattimento dei Tigli èuna scelta ben precisa finalizzata alla trasformazione della piazza. Si tratta di una decisione presa senza nemmeno presentare il progetto in Commissione e facendo pubblicare dalla stampa uno schizzetto. Il tutto senza un minimo di confronto con le opposizioni e senza il coinvolgimento della cittadinanza.

Si auspica una decisa correzione di questo sconcertante modo di agire privatistico in spregio alle istituzioni: il Comune di Cassano Magnago è un ente pubblico con i suoi organi, tra i quali il consiglio comunale e le commissioni chepuntualmente vengono bypassati senza alcuna trasparenza. La decisione è arrivata nel mese di Agosto nelbel mezzo delle vacanze di molti cittadini cassanesi e consiglieri comunali, nel periodo peggiore perassicurare la partecipazione e il confronto. Se avessimo avuto l’opportunità prima di tale decisione, avremmo sicuramente posto delle domande.

Quanto costa questo intervento di abbattimento? La perizia quanto è costata? Come è stato scelto ilperito? Perché ci si è limitati solo ad una perizia? Come sarà la nuova piazza? In che tempi verrà realizzata? Domande che non siamo mai stati messi in condizione di porre in sedi ufficiali, ci ritroviamo con una sceltaormai irreversibile perché il progetto di restyling della piazza (mai condiviso con i consiglieri comunali) è antecedente alla perizia dell’agronomo. Prima hanno deciso di abbattere il filare, poi hanno chiesto se percaso era composto da alberi malati.

Gli eventi atmosferici come i temporali e le grandinate del mese di luglio sono solo una parte di scusante tornata utile. La manutenzione programmata e rispettosa del verde dovrebbe valorizzare l’esistente e non distruggerlo. Noi non crediamo alle favole! E’ troppo facile uscire sui social e sui giornali dicendo che si stanno facendo un sacco di cose: piste ciclabili a metà, variante del pgt con osservazioni solo in agosto, dossi in ogni dove e “ridere” delle opposizioni se fanno valere alcune ragioni. Con un velo di tristezza diciamo addio alla Piazza XXV Aprile cosi come l’abbiamo da sempre conosciuta con la speranza possa diventare nuovamente un luogo ripiantumato ed alberato che potrà essere fruito dalle prossime generazioni di cassanesi.

Una scelta così importante come quella dell’Amministrazione Comunale doveva essere degna del coinvolgimento dei consiglieri comunali e non essere fatta in gran fretta nel mese di agosto con la speranzache nessuno se ne accorgesse. Speriamo sia l’ultima volta che assistiamo ad una situazione del genere,capiamo che il caldo possa aver dato alla testa a qualcuno ma a tutto c’è un limite e da qualche periodo è stato oltrepassato. Ci vuole più rispetto per i cittadini, per i consiglieri comunali e per il verde pubblico chenon merita come in questo caso di essere “maltrattato”, la scarsa manutenzione dei Tigli in questione ne è la prova! Ricordiamo alla Giunta che la Città di Cassano Magnago non ha padroni, è di tutti e non di chi la amministra protempore (da troppi anni ormai, purtroppo!)

 

Stefano Tosi

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