A poco più di un mese dal crollo dell’albero di via San Pietro a Luino, nel quale sono rimaste ferite sette persone, proseguono gli accertamenti della Procura della Repubblica di Varese per ricostruire quanto avvenuto, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di due dipendenti del Comune di Luino.
È stato disposto per martedì primo agosto il sopralluogo in via San Pietro dei periti nominati dalle parti, che lavoreranno su dinamiche e cause del crollo tramite accertamenti irripetibili. Dopo il loro lavoro, i tronchi saranno sgombrati e non sarà più possibile esaminare in modo oggettivo l’albero crollato, anche a fronte delle forti piogge avvenute negli scorsi giorni.
Alle 9 di martedì si riuniranno davanti alla Chiesa di San Pietro in Campagna i vari periti con i tecnici e i legali delle persone offese, insieme al perito nominato dal magistrato. I periti hanno tempo, dal 18 luglio, data del conferimento dell’incarico, novanta giorni per depositare la loro perizia.
Nel frattempo, però, come anticipato ad inizio luglio, la piccola Arianna, dopo le dimissioni, è tornata a casa tra le braccia di papà Andrea: le sue condizioni di salute suono buone, anche se sta effettuando controlli dopo i colpi presi all’occhio e alla testa.
La mamma, Donatella Alesso, dall’ospedale San Gerardo di Monza è stata trasferita presso il Centro Traumatologico Ortopedico di Milano. Dopo aver avuto alcuni problemi postoperatori, ha iniziato la fisioterapia, nonostante abbia ancora una clavicola rotta: il percorso riabilitativo sarà lungo, ma con l’affetto e l’amore della sua famiglia, e la sua determinazione e pazienza, è pronta ad affrontarlo.
Dopo brevi dimissioni, durate qualche giorno, invece, è tornata all’ospedale Circolo di Varese l’altra donna coinvolta gravemente nel crollo dell’albero, Katia Isoletta: la 33enne è stata ricoverata nuovamente, dopo esser stata operata al piede. Lo schiacciamento di alcune vertebre le ha causato un versamento polmonare. Attualmente è ancora ricoverata al Circolo.
«Oltre all’appello già lanciato sulle vostre pagine da Andrea – commenta la legale Sabina Mantovani, che assiste le tre donne -, al quale invito tutti a rispondere, inviando immagini e foto dell’ippocastano prima del crollo (scrivere una mail a redazione@luinonotizie.it, ndr), a prescindere da inutili colpevolizzazioni, queste cose devono insegnare che fare prevenzione non significa buttar via soldi e pensare che si tratti di spese inutili».
«La prevenzione, infatti, è la modalità con la quale si salva la vita alle persone – sottolinea l’avvocato Mantovani -. La nostra sarà una battaglia per far capire quanto sia importante avere un occhio di riguardo per questo modus operandi, affinché non si causino gravi problemi come quello che stanno affrontando le mie assistite, soprattutto Donatella, una 45enne che ha tre figlie. Questa non è stata una tragica fatalità. Ciò che è successo poteva essere evitato».
SU