In principio erano due galline padovane, ribattezzate Provvi ed Enza. Poi sono arrivate due moroseta e lì gli anziani della Provvidenza a Busto Arsizio sono stati coinvolti nella scelta dei nomi: hanno vinto Stracciatella e Neve.
È la bellissima storia di interazione, che significa amicizia: perché gli ospiti sanno di poter andare nel giardino ad osservare le bestiole, di vederle mangiare, passeggiare, e adesso ecco anche le prime uova. Il primo appartiene di sicuro a Neve: un'anziana l'ha vista mentre lo deponeva all'esterno della casetta dove si rifugiano. Le altre non si sa. Intanto il sottofondo musicale è assicurato dalle tre coppie di pappagallini inseparabili che vivono in un'ampia voliera.
Quanto è importante tutto questo? Moltissimo. C'è chi viene sollecitato nei ricordi di campagna, diretti o indiretti: chi almeno da bambino non ha avuto l'occasione di vivere questa dimensione? Ma poi gli animali sanno attirare l'attenzione, stimolare l'interesse e instaurare relazioni.
Una realtà a cui tiene molto il direttore Luca Trama e che ha visto impegnato l'ufficio tecnico con Marco Rossini e Nadir Bernasconi. «C'era un giardino dove facevamo pet therapy - spiega Rossini - prima del Covid. Ora abbiamo messo un pollaio con una grande gabbia chiusa in quel giardino, introducendo prima le padovane, poi le moroseta, così morbide sembrano peluche». Della manutenzione si occupa il personale naturalmente, ma vicino ci sono panchine e sedie su cui ci si può accompagnare e trascorrere deliziosi momenti.
Dopo la scelta "d'ufficio" dei nomi delle prime due arrivate, quella successiva è stata affidata appunto agli ospiti con una sorta di contest. Prima una lavagnetta in cui si potevano esprimere le preferenze, poi si sono raccolti dei nomi a fianco del quali che riscuotevano il maggior plauso. Così Stracciatella è stata ribattezzata la gallina grigiolina con macchie scure, mentre Neve ha vinto per quella bianca.
Proprio Neve ha ripagato con l'emozione del primo uovo. Non ci sono galli nella famigliola, che quindi non crescerà. Ma intanto tutti a vedere questo spettacolo silenzioso della natura.
Accanto al chiacchiericcio degli inseparabili: da loro una terapia sonora assicurata, mentre volano, salgono sulle scalette o sulle altalene, fanno il bagnetto e si nutrono.
Senza dimenticare - tornando con volume abbassato - la vasca del giardino terapeutico recentemente inaugurato LEGGI QUI: qui ci sono le ninfee e sguazzano i pesciolini, che richiamano a loro volta gli ospiti e i loro familiari.
Una presenza molto stimolante: «Danno tanto - constata Marco Rossini - a noi e a loro».
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