Tanti auguri Repubblica Italiana. Anche Varese ha festeggiato il settantasettesimo anniversario del 2 giugno 1946, giorno in cui la monarchia fu abolita in seguito del referendum in cui gli italiani si espresso in favore del cambio di forma di governo.
La cerimonia pubblica, organizzata dalla Prefettura di Varese con la collaborazione di Provincia e Comune, si è tenuta presso piazza Repubblica, e ha visto la partecipazione delle maggiori figure istituzionali cittadine: il sindaco Davide Galimberti, il presidente della Provincia Marco Magrini e il Prefetto Salvatore Pasquariello. In rappresentanza di Regione Lombardia presente il Sottosegretario Raffaele Cattaneo. Anche diversi sindaci da varie parti del Varesotto hanno partecipato alla cerimonia.
L’inno nazionale ha fatto da sottofondo all’alzabandiera, che ha aperto la cerimonia. Sono state poi deposte le corone ai piedi del monumento dei Caduti. Successivamente Pasquariello ha letto il messaggio che il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha rivolto ai Prefetti di tutta Italia.
«Rivolgo il mio saluto a quanti, ricoprendo pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini, celebrano oggi la Festa della Repubblica, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia».
«Nelle scorse settimane, in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente l’Emilia-Romagna e territori della Toscana e delle Marche, i Prefetti, insieme agli enti regionali e provinciali, ai Sindaci, alle Forze di polizia, ai Vigili del Fuoco, agli enti di soccorso, al mondo del volontariato, al fianco dei territori feriti dagli eventi, hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità. È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi».
«La mediazione sociale, l’ascolto e il dialogo con tutti gli attori sono preziosi per affrontare la questione del lavoro oggi, per l’affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative».
(clicca qui per leggere integralmente la lettera del Presidente della Repubblica rivolta ai Prefetti)
La cerimonia si è poi trasferita presso la Tensostruttura dei Giardini Estensi. Qui è intervenuto il professor Vincenzo Salvatore, docente di diritto presso l’Università degli Studi dell’Insubria, con un discorso su Il valore della Repubblica. Dopodiché sono state consegnate le medaglie d’onore alla memoria e le onorificenze Al merito della Repubblica Italiana.
Le medaglie d’onore sono state consegnate a Vittorio Maccabruni, Eligio Maffioli, Sebastiano Piazza, Mario Reverberi e Pietro Versiglia. Le onorificenze, invece, a Savino Beggiato, Salvatorangelo Cabizzosu, Fabio De Fanti, Pamela De Rosa, Fabio Fedi, Ornella Gosetti, al maggiore Pietro Laghezza, Giuliana Longhi, Maristella Palmieri, al luogotenente Giovanni Piredda, Tiziana Robustelli, Roberto Simonatto, Davide Tanzarella, Ilario Vinciguerra e al capitano Alessandro Volpini.