- 14 marzo 2023, 15:49

Vargas: «La Pro Patria non ha giocato con il cuore, sono molto ferito e deluso. Con il Novara impegno e testa fondamentali»

Il mister alla vigilia del derby: «Contro la Triestina la peggiore sconfitta da quando sono qui, più che per i punti per me come allenatore. Ho fatto capire ai ragazzi che finora erano stati la sorpresa del campionato». Sull'avversario: «Non penso al Novara o esco pazzo. Penso ai miei giocatori»

Vargas: «La Pro Patria non ha giocato con il cuore, sono molto ferito e deluso. Con il Novara impegno e testa fondamentali»

È un Vargas ferito, quello che si presenta in sala stampa alla vigilia del derby contro il Novara. Non lo nasconde, come è chiara l’origine di quel dispiacere: l’atteggiamento  dei ragazzi in campo contro la Triestina domenica, quello che ha condotto alla quarta sconfitta consecutiva per la Pro Patria.

«La peggiore sconfitta da quando sono alla guida della Pro Patria– osserva senza girarci intorno l’allenatore tigrotto -   Sono rimasto molto male e mi spiace per chi ha fatto tanti chilometri per andare a tifare e ha visto una squadra senza cuore. È mancato il cuore e senza cuore non si va da nessuna parte. L'ho fatto capire ai ragazzi, fino a poco fa erano la sorpresa del campionato ottenuta con il gruppo, l'unità, la voglia di vincere, la corsa, però con la partita di domenica è stata una sconfitta più che per i punti per me come allenatore. Sono molto ferito, deluso». Al termine di quella gara aveva preso la parola il direttore Sandro Turotti, facendo scattare tutti sull’attenti: «Servono fatti, non parole, si rischia di buttare quello che di buono è stato fatto».

E dietro  le parole non si rifugia, il mister, fa fatica a dedicarne all’avversario che si presenterà mercoledì 15 marzo alle ore 18 allo stadio Speroni. Altro che aria da derby, conti da sistemare tra due avversari storici - ed entrambi a 43 punti - dopo la sconfitta di misura al Piola che fece uscire rannuvolato Vargas.

«Non penso al Novara o esco pazzo – osserva l’allenatore con sincerità – io penso ai miei giocatori». A ciò che si è smarrito in giovani che avevano trottato, sicuri, risalendo celermente nelle occasioni in cui erano caduti.

Rientra Vezzoni, forse anche Rossi; Boffelli è atteso per domenica.  Torniamo a sondare cosa non sta funzionando in queste partite. Stanchezza fisica o mentale? «Penso possa essere tutto insieme» risponde Vargas. Domani una partita che diventa facile e difficile, dipende da come la si affronta. Aspetto una squadra tosta, con voglia di fare risultato».

Sul Novara spende poche parole, davvero Vargas si mostra riluttante a soffermarsi in analisi soprattutto tecniche delle partite passate: «Pensiamo alla partita di domani». Domani è l’unica parola che risuona, costantemente.

Ritrovare quel gruppo che - assicura - negli spogliatoi, negli allenamenti c'è e deve ritrovarsi in campo. «Faccio fatica a rimproverare qualcuno - osserva Vargas - sono tutti ragazzi perbene, si allenano bene». Anche su quel campanello d'allarme che è stata l'espulsione di Ndrecka, resta come sospeso - «Sono stato espulso tante volte anch'io» - non per minimizzare il comportamento di Angelo, ma per riportare tutti a dove si era partiti: insieme, per ritrovarsi. Per risalire in classifica e soprattutto nell'immagine che la Pro si era costruita: davanti a se stessa e agli altri.

Marilena Lualdi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

SU