La strada utile è sempre quella: andare a lavorare dove si possono cambiare le cose, non sui comportamenti altrui. La sceglie anche oggi Jorge Vargas, anche se l'allenatore della Pro Patria non rinuncia a riflessioni sulla professionalità dei direttori di gara, a livello generale.
Ciò che gli preme però è altro, dopo il ko con la Pro Sesto - LEGGI QUI - il terzo consecutivo: «Proviamo a sistemare in fretta, ci stiamo complicando le cose da soli».
Due errori fatali, un approccio sbagliato nel primo tempo contro la prima in classifica. Poi il ritorno dagli spogliatoi, i cambi, «l'atteggiamento giusto e sicuramente con maggiore attenzione potevamo pareggiarla».
Ancora, «tanti errori si potevano evitare - dice Vargas - se sbagliamo le cose elementari, si fa dura poi ottenere risultati. Oggi potevamo pareggiare senza problemi, indipendentemente dall'arbitro». La Pro Patria cambiando marcia, ha indotto anche gli avversari a modificare i moduli. Poi, sugli arbitri Vargas guarda anche a Fiorentina-Milan e, riflette, «manca tanta professionalità negli arbitri in Italia». Dovrebbero prepararsi maggiormente, d'altro canto - conclude - sbagliano loro, «sbagliamo pure loro».
Anche se Nicco non ha visto a sua volta alcun rigore sul terzo gol, non vuole continuare su questo tema. «Abbiamo fatto un brutto tempo, potevamo fare decisamente meglio e poi siamo andati sotto di due gol, recuperare non è mai facile. Anche se c'è stata una bella reazione, ci abbiamo provato e abbiamo creato occasioni, accorciando la distanza. Il problema è che se poi spingi e prendi un rigore...».
I tigrotti dopo un periodo con il vento in poppa si sono rilassati? «No, stare in alto è una cosa bella e non credo che qualcuno di noi si sia alleggerito - risponde - sono fiducioso, perché siamo un ottimo gruppo e abbiamo fatto vedere che giochiamo bene al calcio, ci siamo un po' persi e dobbiamo resettare... andiamo a vincere a Trieste. Io sono rientrato da poco ma posso fare di più, devo fare l'esempio».
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