Territorio - 29 dicembre 2022, 11:38

L'Ucraina premia la grande generosità del volontario varesino Silvano Ribolzi: «Ammiriamo il tuo cuore gentile»

L'ospedale di Novoyavorivsk ha attribuito una benemerenza a Ribolzi che da marzo instancabilmente macina chilometri per portare beni di prima necessità alla popolazione vittima della guerra, attivando anche una rete solidale nel Varesotto: «Fiero di fare la mia piccolissima parte. Fa male vedere tutti quei feriti e le case distrutte»

Silvano Ribolzi durante uno dei suoi viaggi della solidarietà in Ucraina

Silvano Ribolzi durante uno dei suoi viaggi della solidarietà in Ucraina

L'Ucraina ed in particolare l'ospedale di Novoyavorivsk premiano il cuore e la grande generosità del volontario varesino Silvano Ribolzi che instancabilmente, dallo scorso mese di marzo, organizza e compie viaggi per portare beni di prima necessità alla popolazione vittima della guerra.

Un'opera che prosegue e che non si è mai interrotta quella di Ribolzi dallo scorso 2 marzo: l'emergenza non è mai finita, in Ucraina c'è ancora bisogno di tutto. Il volontario varesino non è solo, accanto a lui c'è una rete solidale che funziona e che macina chilometri al suo fianco. 

Un lavoro grande che Ribolzi racconta sui social attraverso foto e racconti, prima della partenza dei furgoni, durante il viaggio e all'arrivo in Ucraina dove ormai ha tanti amici. 

Ribolzi ha ricevuto ieri un attestato di benemerenza dall’ospedale di Novoyavorivsk. "Un cittadino italiano viene premiato per il volontariato continuo e per aver fornito aiuti umanitari per i bisogni dei cittadini ucraini curati nel nostro ospedale - si legge nella motivazione del premio - Silvano Ribolzi ammiriamo il tuo cuore gentile, un grazie sincero, gloria all'Ucraina e gloria all'Italia». 

Il volontario varesino ha commentato sui social la benemerenza ricevuta. 

«Sono molto grato e vorrei condividere la mia gratitudine con voi - scrive Ribolzi - il premio è personale e ne sono fiero ma è mio solo in piccolissima parte perché io ho il contatto diretto in Ucraina, ma se tutto questo è partito e continua, è solamente grazie a tutti voi che siete al mio fianco. Vi garantisco che ogni volta che lo guardo penso ad ognuno di voi, siete stati molto importanti e lo sarete sempre per i nostri amici Ucraini. Grazie del vostro aiuto». 

Visto il periodo natalizio e l'arrivo del nuovo anno, inevitabile fare qualche riflessione del tanto lavoro fatto dal primo viaggio in Ucraina del 2 marzo all'ultimo del 27 dicembre.  

«La cosa che più mi ha fatto male è stato vedere tutte quelle case distrutte, persone ferite, troppi morti - racconta Ribolzi - ripensando però ricordo ancora al mio primo post che ho fatto il 2 marzo chiedendo aiuti per quel popolo colpito dalla guerra. Da subito sono stato contattato da tantissime persone e ho recuperato tantissimo materiale. Sono così nate le prime spedizioni, i primi viaggi e le persone che mi sono state vicine sono cresciute in modo esponenziale. Che il 2023 porti serenità, ma soprattutto amore tra i popoli». 

M. Fon.

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