- 17 dicembre 2022, 17:58

VIDEO. «Volevo calciare, sono andato deciso». Citterio, 19 anni, l'eurogol e una Pro Patria a 4 punti dalla prima che vuole restare umile

Il giovane tigrotto era stato ammalato tutta la settimana. Applaudito da mister Vargas: «Una gamba esplosiva. Ma tutti sono stati sul pezzo»

Citterio, Vargas e i tigrotti che si allenano ancora dopo la vittoria

Citterio, Vargas e i tigrotti che si allenano ancora dopo la vittoria

Non importa quanti anni tu abbia. Citterio – 19 - esordisce come fece Nicco, 34 - qualche tempo fa in sala stampa nel rispondere alla domanda: come ha eseguito quel magnifico gol?  «A dire il vero, non lo so neanche io» risponde dopo la vittoria sul Sangiuliano in extremis. LEGGI QUI

Una sensazione che forse si può estendere a una Pro Patria a quattro punti dalle prime in classifica, Feralpi e Pro Sesto: con un record di punti all’andata.

Dentro di sé la consapevolezza di Giorgio,  però, è piena: «Volevo calciare, sono andato deciso… è entrata la palla. Ci ho messo però anche tutta la mia convinzione».  La sua, ma anche quella di una squadra, che stava vedendo naufragare una vittoria e non ci stava. È come se tutti insieme avessero spinto questo ragazzo davanti alla porta, lui che era stato malato fino all’ultimo e ha tirato fuori quella «gamba esplosiva», come l’ha definita poi l’allenatore Vargas.

«Ho fatto una settimana difficile – ammette – non sono stato bene, non avevo grosse aspettative. Ma quando sono entrato, ero convinto… avevo voglia di difendere il risultato e comunque la voglia di vincere, soprattutto quando entri dopo». Quando non hai il posto fisso, per dirla come il capitano Fietta. E se ti trovi nella posizione giusta, al momento giusto, devi cogliere l’occasione: «Devi dare tutto nel poco tempo a disposizione».

Così Citterio ha quasi difficoltà a dedicare il suo gol: sono troppe le persone verso le quali farlo. «La mia famiglia, i miei amici, tutti quelli che hanno creduto in me». Fa un complimento poi al dottor Ghioldi, anche lui sta studiando Economia alla Bicocca. E quando gli si chiede come si è usciti dal periodo cupo per poi incassare una raffica di vittorie e punti, commenta: l’umiltà. La stessa che ora non fa guardare la classifica sopra di noi.

I complimenti li incassa anche da Vargas, che arriva in sala stampa tardi perché ha allenato i tigrotti a lungo, nel gelo, anche dopo la vittoria. Non vuole guardare la classifica neanche oggi: e dire che sopra tutti hanno pareggiato, solo la Pro Patria ha vinto. E che vittoria: «Era una partita difficile, l’avevo detto – ammonisce Vargas – Una squadra pericolosa, forte, molto tecnica. Ci ha messo un po’ in difficoltà nel secondo tempo». Forse dopo il gol ci si è un po’ rilassati, ma il Sangiuliano aveva avvisato di coltivare brutte intenzioni.

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«È stata una partita di sacrificio – ribadisce Vargas – Soddisfatto della prima parte della stagione? Noi pensiamo a fare punti. I ragazzi, sono contento che si stanno allenando bene, seguono i consigli miei e dello staff. È sempre un’incognita quando si arriva in una squadra nuova.  Citterio? Che gamba esplosiva, un eurogol. Ma tutti sono stati sul pezzo».

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Marilena Lualdi

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