- 04 dicembre 2022, 22:00

I VIDEO. Sette punti in tre partite, la riscossa della Pro Patria. Mister Vargas, gli ultrà, i momenti da incorniciare (e da dimenticare)

L'allenatore fa i complimenti ai ragazzi: «Il Lecco era secondo in classifica e da un po' non perdeva. Abbiamo fatto sempre la partita noi e rischiato pochissimo». Clima teso tra mister Foschi e giornalisti lecchesi. Ultras sul pezzo, ma per il resto ancora molto da fare

I VIDEO. Sette punti in tre partite, la riscossa della Pro Patria. Mister Vargas, gli ultrà, i momenti da incorniciare (e da dimenticare)

Venticinque. Sono i punti della Pro Patria, che domenica 4 dicembre ha affrontato «una partita complicata, poi nei derby non vince sempre quello che merita, basta poco a sbagliare qualcosina. siamo stati bravi a portarla dalla nostra parte» così commenta mister Vargas. 

Vargas e il ritmo ritrovato

Due settimane fa lo sconforto dei tigrotti, dopo la seconda sconfitta consecutiva e persino un paio di vittorie poco rigeneranti. Adesso sette punti in tre partite. Senza montarsi la testa, ma con consapevolezza dei propri mezzi e della forza del gruppo.

«Merito dei ragazzi. Abbiamo fatto sempre la partita noi e rischiato pochissimo. Sapevamo che era difficile, il campo era difficile e i ragazzi erano stanchi dopo una settimana dura di partite importanti» osservava oggi mister Vargas.

L'allenatore della Pro Patria ribadiva anche come fosse necessario un turnover anche a livello difensivo - vedi il tardivo inserimento di Boffelli - con una settimana così impegnativa e una rosa minata dagli infortuni. 

Si scherza sul suo affrontare il freddo dicembrino ostinatamente con le maniche corte, poi i complimenti a Fietta: «Un grande professionista, tanta esperienza. Sa gestire la settimana di lavoro, un giocatore molto importante».


La classifica e le tensioni

Clima teso, invece, tra mister Foschi e i giornalisti lecchesi. La parola "incazzato" è risuonata ripetutamente e all'inizio Ilari è stato condotto davanti ai microfoni per dare spiegazioni che se non sono state molto chiare per i media di Lecco, letteralmente oscuri a quelli di Busto.

Intanto in testa passa il Vicenza, 32 punti, cade il Pordenone. La Pro Patria guarda in alto, senza vertigini e senza sogni, consapevole di dover continuare a fare il proprio dovere per salvarsi.

Momenti da incorniciare

Dal clima idilliaco con la Triestina a quello irriverente con il Lecco, il passo è stato come da copione breve. Botta e risposta tra le due curve.

Tra i momenti da incorniciare, l'applauso del pubblico a Castelli che ha fallito il rigore, quando è uscito. Già ha incassato l'abbraccio di mister Vargas, certo il conforto dei tifosi ha rappresentato ulteriore consolazione per un tigrotto che nelle ultime due gare aveva segnato e che oggi ha osato battere un penalty così importante.

E da dimenticare

Resta demoralizzante la situazione generale degli spalti sotto gli occhi di tutti. Poco sopra i 700 spettatori, in un derby, e con botteghini aperti fino a pochi minuti prima. Resta ancora molto da fare, da seminare per ridestare il tifo per la Pro Patria e tutti sono chiamati a svolgere la loro parte, cominciando dallo Speroni. Vietato abbattersi, il cammino sarà lungo.

Senza contare che ancora nel 2022 si sentono usare certe definizioni in tribuna per denigrare gli avversari, davvero tristi e incivili. Civile sarebbe prendere le distanze, e richiamare e allontanarsi dal singolo che lo fa: non sorridere.

LA GIORNATA in pillole

 

Marilena Lualdi

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