- 30 novembre 2022, 17:30

Adamo Cocco torna dalla sua Pro Patria: domenica l'intitolazione della sala stampa

In occasione della sfida contro il Lecco la cerimonia (ore 17) che renderà merito e ricordo per sempre al giornalista, nato 100 anni fa

Adamo Cocco torna dalla sua Pro Patria: domenica l'intitolazione della sala stampa

Adamo Cocco torna dalla sua Pro Patria: da quei tigrotti che sapeva raccontare in modo unico. Nel centesimo anniversario della sua nascita, il giornalista bustocco potrà avere la sala stampa dello stadio Speroni intitolata a lui, come era stato chiesto e indicato in questi anni dal mondo dello sport, del giornalismo, della politica: il primo a scendere in campo con questa richiesta è stato Giorgio Giacomelli. La conferma ufficiale oggi da parte del Comune di Busto e dell'assessore allo Sport Maurizio Artusa con una nota.

La cerimonia (ore 17) avverrà in occasione di una partita speciale, un derby: quello contro il Lecco in programma domenica 4 dicembre alle ore 14.30. Una sfida che avrebbe pregustato, sulla scia degli scontri sempre intensi e a maggior ragione con il gustosissimo - per i tigrotti - turno di playoff della scorsa primavera in trasferta.

Diplomato in Ragioneria, all'inizio il suo lavoro era all'Ufficio del Registro e Cocco svolgeva collaborazioni giornalistiche per la Prealpina, ma era proprio quest'ultima professione che lo reclamava a gran voce. Così si dedicò al giornalismo e fu una colonna per la redazione di Busto e non solo, visto che scrisse anche per altre testate come La Gazzetta dello Sport. Inoltre, utilizzando lo pseudonimo Dado Como, fondò "Il Tigrotto". Morì a soli 57 anni.

Il suo esempio professionale e umano non poteva essere dimenticato e diventa più importante che mai nei nostri tempi, di qui la proposta che ora diventa realtà con quella targa in sala stampa. Quest'anno Adamo Cocco aveva ricevuto anche una menzione speciale alla memoria dall'Assb durante la Pasqua dell'Atleta.

«Un omaggio doveroso che facciamo al giornalista in occasione del centesimo anno della nascita: purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo, ma so che il riconoscimento è davvero meritato per la passione e lo stile con cui ha svolto il suo lavoro, mettendo sempre in evidenza i valori dello sport - commenta l’assessore allo Sport Maurizio Artusa -. La targa ricorderà a tutti il suo esempio, insieme a quella che di recente abbiamo dedicato a Pippo Taglioretti, recordman di presenze con la maglia biancoblù.

Due targhe, due segni indelebili che ricorderanno due uomini che hanno fatto la storia della Pro Patria, fuori e dentro il campo».

Ma. Lu.

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