Che vibri una passione da sempre o si sia tentati di scoprire la lirica, il Galà al Teatro Sociale "Delia Cajelli" a Busto Arsizio è il luogo giusto. È, soprattutto, un'opportunità per cogliere la svolta che c'è stata in città e nel teatro stesso: le opere made in Busto. Che nascono cioè qui, come programmazione, produzione, cura, ricerca delle voci.
Il BA Lirica Galà fa insomma gustare una nuova aria in città, in attesa di andare poi ad assistere, a quelle opere: la prima sarà "Il Trovatore" l'11 dicembre.
Spiega il presidente Luca Galli, entusiasta come tutta l'équipe coinvolta in questa tappa: «Vogliamo creare un pubblico di affezionati alla nostra linea di prodotto, ma chiamare tutti. Il Galà avrà ad esempio il tenore Aquiles Machado, uno dei primissimi a livello mondiali». Ci saranno poi Sara Cortolezzis, soprano, e Jorge Nelson Martinez Gonzalez, baritono. Ma il Teatro, impegnato in questa stagione con il Comune di Busto Arsizio e una serie di sponsor, ha voluto con questo evento, domenica 23 ottobre alle 16, richiamare anche chi conosce meno l'opera.
È la chance giusta per immergersi in un mondo di magia, farlo ascoltando arie famose, scolpite nella memoria collettiva, ma - ad esempio - scoprire qualcosa di speciale su Giuseppe Verdi grazie alla narrazione di Ettore Bassi. Al pianoforte ci sarà il direttore artistico Marco Beretta e la regia è di Alberto Oliva.
«Si potranno ascoltare arie bellissime e orecchiabili - spiega Luca Galli - e tutto a un prezzo accessibile».
Ma poi si tratta di galà, quindi un evento appunto, con un tocco glamour che non guasta. Visto che un anno fa si è celebrato un prestigioso traguardo del teatro, ovvero i suoi primi 130 anni, si ricordavano anche l'inaugurazione, l'atmosfera che ci dev'essere stata, l'emozione. Ecco, un galà ci riporta anche un po' a quei tempi. «Sì, c'è anche l'aspetto glamour - osserva Luca Galli - Vogliamo percorrere anche queste caratteristiche del passato».
Il teatro per la città e per il territorio, che attira persone anche da fuori, ma che qui coltiva uno dei tesori italiani, la lirica appunto. Portando lavoro e un supporto all'economia bustocca.
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