Conclusa una festa, gli alpini pensano già a un'altra manifestazione a Busto Arsizio. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza, secondo lo stile dell’associazione.
Si è tenuta da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre la festa degli alpini del gruppo di Busto Arsizio. L’evento si è svolto al Museo del Tessile, accanto a Villa Tosi, dove gli alpini della città hanno la loro sede.
La festa è durata 3 giorni. Si è aperta il 30 settembre con una la Panna & Fragola Band, che ha fatto ballare gli ospiti sulla musica degli anni ’70-’80 e ha accompagnato la cena.
Sabato 1 ottobre sono stati ospitati i mercatini e in serata ha suonato la Urlo Band, che ha attirato un’affluenza inaspettata di persone.
Domenica 2 ottobre si è tenuta una cerimonia per ricordare il 95° di fondazione del gruppo di Busto Arsizio. Il pomeriggio è stato dedicato alla festa dei nonni, che si sono cimentati in una gimcana e in una dimostrazione di Karate insieme ai nipoti.
Il periodo dell’evento è stato scelto per commemorare San Maurizio, patrono delle truppe alpine, e per celebrare la festa dei nonni.
La commemorazione è stata un cardine della festa, insieme alla beneficienza. Tutti e 3 i giorni è stato presente uno stand floreale, il cui ricavato verrà devoluto alla cooperativa “Progetto 98”. L’associazione si occupa di persone che hanno subito traumi a causa di incidenti o malattie. «Si tratta di gente che ha vissuto la prima parte della propria esistenza in modo normale e poi, di colpo, si è ritrovata ad avere problemi cerebrali», spiega Mauro Airaghi, il capogruppo degli alpini di Busto Arsizio.
L’intero ricavato della festa sarà destinato ai più bisognosi. Questa è solo una delle tante opere di beneficienza a cui gli alpini prendono parte. Mauro Airaghi invita alla castagnata che il 16 ottobre si terrà al Parco Alto Milanese, in collaborazione con i gruppi di Castellanza e Legano. Il denaro raccolto sarà destinato ai meno fortunati.
Tra le altre iniziative, il banco alimentare e la vendita del panettone e del pandoro solidali nel periodo natalizio.
«Nel concreto, essere alpini consiste nell’aver fatto il militare nelle truppe alpine. Questo è il requisito di base per potersi iscrivere all’associazione nazionale come alpini. In senso un po’ più profondo, è il fatto di essere non tanto associati ad un’associazione d’arma, ma far parte di un gruppo che si spende ricordando i morti e aiutando i vivi. Questo è uno dei motti degli alpini», conclude il capogruppo di Busto Arsizio.
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