- 10 settembre 2022, 19:21

Benvenuta Pro Patria "Tractor". Il gol di Boffelli stende la Feralpi (e un pezzo di storia)

Sul campo tradizionalmente ostico di Salò i tigrotti tirano fuori vivacità e ripartenze come quelle caldeggiate da Vargas: passano 0-1, tre punti in una prova di carattere e ordine. SUL PODIO: Boffelli, Brignoli e Ndrecka

foto d'archivio

foto d'archivio

Vivace e amabile, lesta a ripartire e con ogni tigrotto che sa può che far male. A Salò va in scena quella che sembra la Pro Patria di Vargas, anzi la Pro Patria Tractor in omaggio al soprannome del mister. 

Attacco minato dagli infortuni? Embè, al 33’ segna puntuale e agguerrito Boffelli. Così come all’andata aveva segnato – riparando al “danno” procurato dall’Arzignano, con concorso di colpa tigrotto – Lombardoni.

Solo che adesso è la Pro Patria a partire in vantaggio e preannunciando tutte le bellicose intenzioni con ardore e anche una certa precisione. Una sorpresa? In parte sì o meglio, una conferma della teoria espressa da Vargas che si è materializzata nel primo tempo contro la FeralpiSalò. Primo tempo da manuale, secondo non da meno con gestione del gioco che non rinuncia all'aggressività.

Il primo corner è della Pro Patria e già al 7’ suona il campanello Stanzani. Ma i leoni abbassano la cresta di paura di fronte ai tigrotti un minuto dopo con Piu che sfrutta avidamente il cross di Ndrecka, placa la fame Pizzignacco. Gli avversari cercano di rassicurare il pubblico di casa con Balestrero  un minuto dopo, ma non ha fatto i conti con Del Favero. Grinta e precisione corrono con Brignoli, respinto il tiro di Vezzoni, ma ancora Brignoli riapre le danze.  Ndrecka si conferma un motore sempre lanciato, Nicco diventa scippatore del bene soffiando con classe almeno un paio di palle. Ma davvero tutta la squadra dialoga in scioltezza e si sta ad “ascoltare” con un piacere.Al 30’ agita i pensieri biancoblu’ un tiro di Guerra, troppo libero di agire,  fuori di poco.Meglio mettere a frutto l’aggressività e al 33’ ci pensa Boffelli, servito splendidamente di Vezzoni. Un’altra prova di dialogo impeccabile. 

Prova a raddrizzare le sorti della partita Siligardi, fermato prontamente dal portiere tigrotto. Vezzoni accarezza il palo poco dopo. Ultimo tentativo è quello di Zennaro: il primo tempo finisce con l’ammonizione di Lombardoni e Guerra.

Nel secondo tempo, i tigrotti sembrano entrare con la medesima ispirazione. Tiro blando di Ferri, poi al 52’ il ferreo Brignoli vede respinto un tiro centrale, ma subisce anche un fallo e scatta la punizione che mette in moto Ndrecka: alto. I padroni di casa, a questo punto, operano un triplice cambio nel tentativo di riprendere i tigrotti. Fuori Siligardi dentro Di Molfetta, Poi Pittarello al posto di Cernigoi e Icardi al posto di Carraro. La Pro risponde con Saporetti che sostituisce Ferri. L’effetto sostituzioni  si vede nella Feralpi, Del Favero devia in angolo un tiro insidioso di Di Molfetta. La Pro Patria disinnesca il corner e prova a ripartire.  

Gli avversari risalgono senza grandi organizzazione o slancio, ma non si può abbassare la guardia. La Formula Tractor ci riprova con Piu che mette alla prova Pizzignacco: Nicco e Vezzoni cercano di ravvivare la manovra, ma l'attimo è stato ormai colto.

Adesso la battaglia passa dai cambi, paritetici. Per i padroni di casa esce Tonetto ed entra D'Orazio, come Pietrelli prende il posto di Balestrero. Per i tigrotti si cala la carta del capitano Fietta per mantenere lucidità e risultato, sostituisce un ottimo Nicco. Sul fronte dell'attacco Castelli prende il posto di Piu. 

La tensione è palpabile, ci sono in gioco i tre punti, ma soprattutto una prova di carattere - e ordine - da difendere. Ammonizioni per Saporetti, Del Favero e Vezzoni, che condivide il cartellino giallo con Di Molfetta.

La stanchezza per i tigrotti si inizia ad avvertire nei minuti finali. Quattro minuti di recupero pesano, iniziano con un corner reso inoffensivo da Castelli. La palla tra le braccia di Del Favero, un'immagine rassicurante che è l'ultima pennellata capace di restare nella memoria, anzi concluderà con il prodigio finale: la Feralpi può così industriare, oggi la Pro Patria ha cambiato un piccolo pezzo di storia.

SUL PODIO:

1 Boffelli: per il gol ma soprattutto per ciò che significa. L'attacco depotenziato per gli infortuni è un problema, non un dramma, quando la squadra gira così.

2 Brignoli: inossidabile perno di questa partita, un mix tra sapienza ed energia. L'ultimo calcio, quando allontana il pallone tirato dagli avversari a pochi secondi dalla fine: altro atto simbolico.

3 Ndrecka: merita il terzo gradino, soprattutto per la conferma che è stato in questa seconda partita di campionato. Un motore che girava talvolta da solo nella gara d'esordio, qui è stato "sfruttato" alla perfezione.

 

FERALPISALO’ – AURORA PRO PATRIA 1919     0 – 1   (0 – 1)

Marcatori: 33′ p.t. Boffelli (PPA).

 

FERALPISALO’ (4-3-2-1): 1 Pizzignacco; 2 Bergonzi, 5 Benedetti, 6 Bacchetti, 3 Tonetto (31′ s.t. 20 D’Orazio); 25 Zennaro, 21 Carraro (13′ s.t. 16 Icardi), 8 Balestrero (31′ s.t. 30 Pietrelli); 26 Siligardi (13′ s.t. 10 Di Molfetta), 17 Guerra; 9 Cernogoi (13′ s.t. 11 Pittarello).

A disposizione: 12 Neri, 22 Ferretti, 4 Musatti, 7 Palazzi, 13 Legati, 19 Pilati, 31 Salines, 32 Dimarco. All. Vecchi.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero, 6 Sportelli, 19 Lombardoni, 13 Boffelli; 11 Vezzoni, 25 Ferri (13′ s.t. 4 Saporetti), 8 Brignoli, 10 Nicco (31′ s.t. 16 Fietta), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (22′ s.t. 17 Citterio), 27 Piu (31′ s.t. 30 Castelli).

A disposizione: 12 Mangano, 22 Cassano, 2 Vaghi, 18 Piran, 21 Perotti, 24 Caluschi. All. Vargas.

 

ARBITRO: Andrea Zanotti di Rimini (Emilio Micalizzi della Sezione di Palermo e Antonio Junior Palla della Sezione di Catania. Quarto Ufficiale Andrea Migliorini della Sezione di Verona).

 

Angoli: 8 – 4. 

Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Lombardoni, Saporetti, Del Favero, Vezzoni, Citterio (PPA); Guerra, Di Molfetta (FER).

Note: Giornata mite e serena. Terreno di gioco in ottime condizioni.

Marilena Lualdi

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