Busto Arsizio - 08 settembre 2022, 22:56

L'Arcivescovo a Busto: «Questa comunità attiva, operosa e intelligente come affronta le sfide che ci sono davanti?»

Parole eloquenti ha rivolto a Busto l’arcivescovo Delpini dinanzi a una folla che gremiva piazza Santa Maria per il trasferimento della statua della Madonna dell’Aiuto, restaurata di recente. FOTO E VIDEO

L'Arcivescovo a Busto: «Questa comunità attiva, operosa e intelligente come affronta le sfide che ci sono davanti?»

Era strapiena piazza Santa Maria questa sera - 8 settembre - per accogliere l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, intervenuto per “riportare a casa” insieme alla città la statua della Madonna dell’Aiuto, dopo il restauro offerto dal Club international Inner Wheel di Busto, Gallarate, Legnano e Ticino.

Ed è stato un ritorno della scultura suggestivo con i fedeli invitati ad accendere le torce dei cellulari. Un momento enfatizzato nell’ambito di una celebrazione molto sentita. Un momento devozionale in cui l’arcivescovo ha invitato la città a pregare per Maria.

«Cosa ci chiede Maria per restaurare la città – ha detto l’alto prelato – per costruire un futuro per questa città, per interpretare la vocazione di Busto ad essere una città che guarda al futuro, questa Busto così capace di imprese audaci?». E non ha risparmiato parole lodevoli verso Busto. «Questa comunità attiva, operosa intelligente come affronta le sfide che ci sono davanti? Come possiamo creare una comunità che coralmente può chiedere a Maria di indicare la strada? Quale futuro, quale terra promessa abbiamo da indicare a questa città? Tutti se lo devono domandare: dall’amministrazione comunale, alle associazioni, alle comunità parrocchiali. Dobbiamo unirci per capire cosa ci chiede questo momento».

L'INGRESSO IN PIAZZA: GUARDA IL VIDEO

Dunque, una serata suggestiva dove le tenue luci della piazza hanno creato una scenografia ad hoc per l’evento. Puntualissimo alle 21, l’arcivescovo è stato accolto nel Santuario da tutti i sacerdoti cittadini, dal sindaco Emanuele Antonelli e dall’amministrazione comunale quasi al completo con la vicesindaco Manuela Maffioli e gli assessori Daniela Cerana, Mario Cislaghi, Maurizio Artusa e tanti consiglieri comunali.

Eloquenti le parole introduttive di monsignor Severino Pagani. «La sua presenza arcivescovo è testimonianza della sua finezza spirituale. Lei ha accolto il nostro invito in un momento importante per la città, che ha sempre avuto nel cuore la Madonna dell’Aiuto che ha fermato la peste nel 1576. In questi anni difficili siamo qui per trovare coraggio e forza».

L’arcivescovo ha voluto accompagnare la città per onorare questo momento devozionale, solennizzato dalla presenza della corale diretta dal maestro Alberto Pizzolotto che ha intonato canti popolari.

L’espressione misteriosa

E l’arcivescovo ha espresso parole di profonda spiritualità, puntando su quella che ha definito «una parola misteriosa che rischia di essere banalizzata: Maria prega per noi e la nostra città. Cosa significa – si è chiesto monsignor Delpini – Una delega? Una dichiarazione di fallimento? Un’inerzia di un’abitudine? Oppure una tradizione inutile, superata, una cosa da bambini? Una specie di scongiuro? Queste parole che sembrano così ovvie, rappresentano un’espressione misteriosa, un modello di fede, una partecipazione del soffrire di Gesù, affinché corregga le nostre aspettative distorte e meschine».

Intensi i momenti della celebrazione scandita da canti, letture del Vangelo di Giovanni, della lettera enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Ha calato il sipario della celebrazione il trasferimento della statua lignea rimessa a nuovo nel Santuario con una processione dei ragazzi, canti e luci di tutti i fedeli che illuminavano la piazza.

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Laura Vignati

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