Storie - 01 settembre 2022, 08:00

Il tocco magico di Martina: «Ha dato gioia e speranza alle famiglie dei ragazzi con sindrome di Down»

Alla Settimana estiva Vita21 racconta il messaggio mandato grazie alla massaggiatrice shiatsu gallaratese, una giovane donna che ha saputo investire nel suo meraviglioso talento: «La professionalità non guarda il numero di cromosomi»

Martina Marcatini mentre svolge il suo lavoro nella Settimana estiva - courtesy Vita21

Martina Marcatini mentre svolge il suo lavoro nella Settimana estiva - courtesy Vita21

Le sue mani hanno trasmesso benessere, ma anche speranza quest’estate a tante famiglie di ragazzi con sindrome di Down. Martina Marcatini è una giovane massaggiatrice gallaratese di shiatsu e dalla sua delicatezza si sprigiona una forza infinita, che è arrivata in tutta la sua intensità in Sicilia.

Lo scorso agosto Martina ha infatti offerto la sua competenza appassionata a queste famiglie, riunite nell'esperienza della Settimana estiva del dottor Salvatore Lagati, organizzata da Vita21. Quest’ultima è un’associazione con quasi 10 anni di attività alle spalle. Tra gli obiettivi, «affiancare e sostenere i familiari, a partire dalla conoscenza della diagnosi offrendo occasioni di scambio di informazioni ed esperienze, facilitare l’inserimento di bambini e ragazzi con sindrome di Down nelle scuole, supportare il processo di consapevolezza dei fratelli e delle sorelle, promuovere ogni attività atta a favorire l’integrazione nella società e nel mondo del lavoro». Un’integrazione che la ragazza di Gallarate ha mostrato concretamente nella sua vita. Martina lavora alla My Way 9.9  e ha frequentato l’Accademia Italiana Shiatsu-Do. È una giovane donna che sta costruendo la propria strada.

Vita21 l’ha voluta accanto a sé, con il suo tocco magico, frutto di studio ma anche di un dono. Come si è svolta la Settimana estiva? «Abbiamo avuto un fermo per la pandemia – spiega la dottoressa Annamaria Ippolito, tra i fondatori di Vita21, associazione guidata dal presidente Gianluca Marletta – infatti quest’anno abbiamo avuto la nona edizione, nonostante avessimo cominciato dieci anni fa. Questo evento si è svolto in Sicilia, ma anche in altre località a livello nazionale. Un’iniziativa creata dal dottor Lagati, che mira a far incontrare le famiglie che condividono la stessa esperienza e creare relazioni tra loro».  

Un’occasione di cammino insieme e di crescita in cui si è pensato di ricavare anche un momento di relax. «In cui coccolare i familiari – conferma la dottoressa Ippolito – Ci si sente stressati, ecco che abbiamo deciso di insegnare ai genitori anche ad avere cura di sé. Una ricarica, per essere sereni. Allora ecco questa ragazza, che avevamo conosciuto con la sua famiglia qualche anno fa».

Arriva allora Martina, «con la delicatezza che la contraddistingue, ha portato un messaggio fortissimo – racconta la dottoressa – questa bellissima ragazza rompe tuti i pregiudizi con le sue mani ed esprime tutta la sua ricchezza nella stanza dei massaggi. Quando entri, trovi una professionista eccellente, con ottime capacità e che ha studiato tanto». Ma della giovane gallaratese colpisce anche l’empatia. Incarna una speranza, una conferma importante per i genitori, spesso preoccupati per il futuro dei figli: «La sua professionalità è un grande segnale… Tutto è possibile per una persona con sindrome di Down, anche realizzarsi dal punto di vista professionale».Chi ha conosciuto Martina in questo soggiorno, ha potuto appurare la sua serietà che convive con la leggerezza «di ballare, giocare, quasi non si rendesse conto della ricchezza che ha nelle mani». Instancabile, ha trattato tutti i genitori e ha dato disponibilità in molti orari della giornata.

Prima, chiedeva a tutti: «Di che cosa hai bisogno?». Ma in realtà individuava lei il punto debole, quello da curare con le mani e l’anima. «Mi sento volare come una fata» ha detto la figlia adolescente alla dottoressa Ippolito.

Martina era nata per fare questo lavoro e l’ha voluto con tutte le sue forze, al contempo. Ha studiato, ha fatto sacrifici, sostenuta dalla sua bellissima famiglia: «È la prima terapista nella storia delle Settimane estive con sindrome di Down e questo rappresenta un messaggio grande».  Messaggio che Vita 21 ha voluto condividere con tutti: «La professionalità non guarda il numero di cromosomi». E tutti i ragazzi hanno il diritto di svolgere il mestiere per cui si sono preparati, il mondo il dovere di riconoscerlo.

Marilena Lualdi

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