- 04 luglio 2022, 18:13

Pro Patria, nuovo inizio per il settore giovanile: «Missione formare i futuri Riccardo Colombo. Nome in codice, tigrottizzazione»

VIDEO. Presentata oggi la nuova organizzazione: «Avanti competenze e valori umani tra i nostri ragazzi». I campi croce su cui si sta lavorando e il ringiovanimento dei tifosi. Testa: «Niente allenatori "sponsorizzati", ma scelti da persone di valore. E al lavoro per la squadra femminile»

Da sinistra Colombo, Cerrone S., Testa, Prini e Cerrone C

Da sinistra Colombo, Cerrone S., Testa, Prini e Cerrone C

Un nuovo inizio, anzi di più, perché stiamo parlando dei giovani. Alla Pro Patria scatta la missione  dal nome in codice "tigrottizzazione". Spiegata con una metafora incarnata però nel general manager del settore giovanile: formare i futuri Riccardo Colombo.

La tempesta - meteo - sembra incombere sullo Speroni, ma è una minaccia che si sfalda presto e regala infine un cielo sereno. Quasi un messaggio di fronte al vociare che la Pro Patria vorrebbe spegnere qui, e con i fatti. E con i ruoli: oltre a Riccardo Colombo, appunto general manager, ecco Salvatore Cerrone, responsabile del settore, Roberto Prini, responsabile organizzativo, e Christian Cerrone, coordinatore, oltre che sponsor della prima squadra. Li presenta Nicolò Ramella, responsabile della comunicazione, ma manda un messaggio con la sua presenza la presidente Patrizia Testa. 

Un mondo, quello del settore giovanile, a cui il territorio tiene tantissimo, ma su cui si è potuto poco seminare. E si porta dietro anche problemi come quello dei campi.

Due requisiti

Dopo un grazie speciale a Francesca Salmerigo, da parte di Ramella, si è spiegato come prenderà il via il nuovo progetto. Tra competenze e valori umani al primo posto - come Colombo ha insegnato nel suo percorso professionale -  la croce dei campi che viene affrontata e anche qualche sassolino che Patrizia Testa si toglie: «Niente allenatori sponsorizzati, ma scelti rigorosamente da queste persone». Un paio sono già sicuri, gli altri verranno definiti.

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Figure preparate e di qualità, quindi. Riccardo Colombo, che qui ha iniziato, ha vissuto la serie A e ha concluso la carriera a Busto come capitano, ha sprigionato tutto l'entusiasmo. 

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Emozionato Salvatore Cerrone, memore anche di cosa significhi scendere in campo con la maglia bianca e blu: «Vogliamo fortemente partire bene, abbiamo il meglio per lavorare, con umiltà».

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Gli fa eco Christian Cerrone: «Per me bustocco dalla nascita è  un grande orgoglio far parte di questo progetto». E poi spiegherà - con uno sguardo anche a Emanuele Gambertoglio, fondatore con Ramella dell'associazione Tigrotto 1919 - che verrà costituita una nuova società per la gestione dell'attività di base, anche con l'obiettivo di «costruire un processo di tigrottizzazione, creare una simbiosi fin dal primo giorno per capire l'importanza della maglia e avvicinare i giovani anche al tifo».

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«Dateci credito» è la richiesta di Roberto Prini. Che spiega anche come serietà in campo voglia dire ovunque allo Speroni: questa è la casa della Pro Patria e ci sono regole da rispettare. Vale anche per i genitori: niente "decaloghi" come fanno altre società, ma poche regole chiare e precise. E per ogni evenienza, si può appunto fare riferimento a questo gruppo, lasciando gli allenatori lavorare in pace.

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Lo ribadisce Salvatore Cerrone: l'allenamento comincia dallo spogliatoio. 

Intanto, pensando ai Colombo del futuro, si ripassano figure che partendo da qui hanno avuto o stanno avendo soddisfazioni. Tre saranno in ritiro quest'anno: Piran, di ritorno da Castellanza, Caluschi e Cassano.

Croce e delizia

Una preoccupazione dei genitori è quella dei campi, cruccio anche visivo per la città. Il problema non è di facile soluzione, il riferimento per ora è a San Vittore Olona e si sonderanno alternative cercando di non sparpagliare il gruppo. Tra i progetti da rivitalizzare, quello del bar.

La delizia è quella tigrottizzazione promessa da Christian Cerrone: «Bisogna far nascere nuovi tifosi, il ringiovanimento è la linfa vitale per qualsiasi società». Un aiuto arriverà anche "per iscritto", anzi su disegno con la prosecuzione del fumetto che sta appassionando le scuole.

Inoltre in questo nuovo corso non può che entrare il calcio femminile: la presidente, su indicazione dello stesso Colombo, non esclude di poter mostrare qualcosa a breve: «Sarebbe un fiore all'occhiello».

 

Ma. Lu.

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