Busto Arsizio - 09 maggio 2022, 10:16

«Luigi Venzaghi, quanto aiuto per il Museo del Tessile. I tuoi valori intraprendenza e generosità»

Il ricordo dello storico Luigi Giavini tra commozione e aneddoti per l'imprenditore scomparso: «Te ne sei andato alla Festa della Mamma e la nostra Madonna dell'Aiuto ti ha accolto. Quella volta che per noi hai fatto funzionare la sirena dello stabilimento alle 7 e arrivarono i vigili preoccupati»

«Luigi Venzaghi, quanto aiuto per il Museo del Tessile. I tuoi valori intraprendenza e generosità»

«Non so se riuscirò ancora a mettere piede al Museo del Tessile...». Inizia così il commovente messaggio di Luigi Giavini, cittadino benemerito di Busto Arsizio e profondo conoscitore del mondo manifatturiero e della sua storia, di fronte alla scomparsa di Luigi Venzaghi al quale Busto darà l'addio domani (LEGGI QUI). 

«Troppe sarebbero le emozioni che provocherebbero i ricordi di persone e vicende che hanno accompagnato la nascita e la crescita di questo Museo - sottolinea ancora Giavini - Luigi Venzaghi tra i primi. "Mó 'sa sé dré cumbiná!" era la frase che mi accoglieva quando venivo nella portineria del tuo cotonificio per chiederti informazioni, documenti e tutto quanto serviva per proseguire nella mia ricerca tessile. Mi hai accompagnato passo dopo passo nella passione per dare una memoria alla nostra storia tessile».

Un aneddoto, tra la commozione e il sorriso: «Arrivasti, con tuo fratello Piero, a far funzionare la sirena del tuo stabilimento da mettere all'inizio di "Omaggio bustocco all'Europa" - ricorda - Arrivarono i vigili preoccupati per quel suono che poteva essere indice di un pericolo... Che gioia quel mattino alle 7, (sì perché "fare" prima di tutto) quando mi portasti alcuni tuoi meravigliosi campionari tessili da donare al Museo! Poi, le etichette dei tessuti, documenti di archivio, inventari, la visita a quel sotterraneo dove c'erano casse di documenti e di campionari. Una meraviglia che ho cercato di trasmettere cominciando da "Raso da 8" per finire a "A colpi di telaio - Busto Arsizio, una storia tessile millenaria"».

Per questi e molti altri motivi, una sola parola affiora: «Grazie. Grazie Luigi. Grazie anche per l'umiltà che mettevi nei tuoi impegni civili e di solidarietà. Quanti!  Sei stato un vero bustocco, nei valori di solidarietà, intraprendenza, generosità, attaccamento al lavoro e alla famiglia».

Lavoro e fede sono stati i cardini della storia bustocca e Venzaghi appartiene a questo solco, con tanta forza tracciato nel tempo. Luigi Giavini fa una riflessione sulle coincidenze che tali non sembrano: «Ci hai lasciato il giorno della festa della mamma e la Mamma dei bustocchi la nostra Madonna dell'Aiuto che invocavi sempre, era là ad aspettarti a braccia aperte. Ciao. A sa édam!».

Ma. Lu.

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