Oltre 30 ore in bici, su e giù per le montagne di quattro regioni, dall'Adriatico al Tirreno e ritorno, in totale solitudine e in un'unica tappa: è la Race Across Italy, la più importante competizione di ultracycling del Bel Paese. L'edizione 2022 assegnerà il titolo di Campione Nazionale Ultracycling, è inserita tra le prove di Coppa del Mondo, dell'Ultracycling Italia Cup e fa parte delle competizioni che permettono di qualificarsi alla Race Across America.
Al via, per la seconda volta, ci sarà anche l'alfiere del team FTM Mario Favini: agente di Polizia Locale a Laveno Mombello e ultracyclist tra i protagonisti della scena nazionale, l'atleta sestese gareggerà tra i self-supported, dunque in totale autonomia e senza un veicolo al seguito.
«Pensavo che alla seconda partecipazione sarei stato meno emozionato, ma questa gara è davvero speciale, per il fascino di attraversare per due volte l'Italia e la consapevolezza di trovarsi a competere con molti dei più forti specialisti al mondo».
Tra i 150 partecipanti, in effetti, non mancano i grandi nomi: dall'austriaco Christoph Strasser, plurivincitore della Race Across America e primo a sfondare il muro dei 1.000 km in 24 ore, all'italiano Omar Di Felice, noto al grande pubblico per le vittorie e le avventure artiche, passando per altri protagonisti della scena mondiale, come l'italiano Daniele Rellini e il francese Jean Luc Perez.
Come sempre in queste competizioni le partenze saranno scaglionate, con i ciclisti che prenderanno il via a un minuto e mezzo di distanza l'uno dall'altro, non potranno formare gruppi, usufruire della scia o pedalare insieme: una lunghissima cronometro da affrontare in totale solitaria. Favini sarà tra gli ultimi atleti a prendere il via, alle 12:19, proprio insieme ai nomi più quotati, con il numero 4.
«Partire così vicino ai più forti sarà uno sprone in più per fare bene: ho rivisto parecchio la mia tattica di gara rispetto all'anno scorso, quando ero partito alle 9:30. Sicuramente affronterò la notte di sabato con meno stanchezza, ma rischierò di arrivare al traguardo domenica dopo il tramonto».
Lo scorso anno Favini aveva concluso la gara in poco meno di 38 ore, classificandosi all'undicesimo posto tra i self supported. Era andata meglio alla Romagna Ultra Race e all'UltrApuane, altre due gare dell'Ultracycling Italia Cup, in cui l'atleta sestese aveva conquistato il podio.
«Arrivare al traguardo, un anno fa, è stato bellissimo, ma allo stesso tempo sapevo di aver perso tanto tempo per un problema tecnico. Posso migliorare molto e potenzialmente so di potermi giocare un buon piazzamento, ma in 780 km può succedere davvero di tutto. È difficile fissare un obiettivo in una competizione come questa: posso solo dire che spero di chiudere in un tempo sotto alle 35 ore».
La Race Across Italy attraverserà Abruzzo, Lazio, Campania e Molise: il Gran Sasso, i monti della Marsica e del Matese saranno i principali avversari.
«Il percorso non è la cosa che mi preoccupa di più: anche se il dislivello è parecchio non ci sono accese impossibili. La vera grande incognita sarà il freddo: su alcuni passi sono previste temperature intorno allo zero e forte vento, quindi non sarà facile superarli di notte».
I profili social della Race Across Italy proporranno lunghe dirette al via, all'arrivo e durante la corsa, e gli appassionati potranno seguire live l'andamento della gara grazie al costante monitoraggio GPS degli atleti.