- 25 marzo 2022, 15:11

Pro Patria, Sala guarda a Seregno: «Abbiamo recuperato le energie, sarà una battaglia. Con Le Noci vediamo il calcio alla stessa maniera»

L'allenatore in vista della gara di domani: «Ci voleva questo stop ai turni infrasettimanali, abbiamo lavorato di più». Torna Pizzul

Massimo Sala e Beppe Le Noci

Massimo Sala e Beppe Le Noci

«Ci voleva questo stop ai turni infrasettimanali, abbiamo potuto lavorare di più». La Pro Patria sospira e respira dopo  i tre successi in una settimana, che sono stati una conquista e sono costati fior di energie. Ora recuperate, sottolinea l'allenatore tigrotto Massimo Sala alla vigilia di Seregno-Pro Patria, sabato 24 marzo alle 17.30. Tra le buone notizie, il ritorno in campo di Luca Pizzul. Indisponibili Brignoli, Ghioldi, Lombardoni (che si è ripreso dall'influenza, ma ha fatto solo un paio di allenamenti). Diffidati Bertoni, Caprile, Nicco, Molinari, Pierozzi, Saporetti, Sportelli. 

 

Una trasferta delicatissima, parliamo di un'avversaria che deve lottare a sua volta per la salvezza e che ha perso contro il Südtirol per una rete a zero su rigore, insomma non rendendo comunque le cose facili alla capolista. «Ci aspetta una battaglia - osserva Sala - Dovremo stare per 95 minuti dentro questa partita, che ha sia aspetti tecnici sia motivazionali importanti. Tenere alta l'attenzione, conterà avere ordine e organizzazione, oltre che concentrazione». 

C'è tanta attesa, sembra rifiorire l'entusiasmo tra la gente dopo le tre vittorie e il segnale dato ai ragazzi.

E c'è anche voglia di raccontarsi un poco di più, come ad esempio sul rapporto tra Sala e Le Noci, che - per usare il termine ufficiale scelto dalla Pro Patria - "coadiuva" il lavoro del mister. «Ci conosciamo da quattro anni, lui ha una gran voglia di imparare - spiega ancora Sala - Io lo ascolto. Abbiamo anche un feeling, sì, e vediamo il calcio alla stessa maniera».

Quel calcio che sta inesorabilmente cambiando, e anche quanto accaduto con l'esclusione degli azzurri dai Mondiali lo racconta. La Pro Patria cerca di opporsi a questa crisi come può: con il progetto giovani, con talenti da individuare e far maturare. «Cerchiamo di fare nel nostro piccolo quello che dovrebbero fare un pochino parecchie società di serie C» sintetizza Sala. Che aggiunge: «Ovvio che non far parte del mondiale è abbastanza deprimente, ma ci sono i presupposti per cambiare le cose».

Poi se andiamo sul fronte delle gestioni delle società nel calcio son dolori, ma in questi giorni inutile e dannoso parlarne, come già detto. Non fino a quando i ragazzi si saranno messi al sicuro in classifica, salvo ovviamente fatti (non parole) che possano cambiare le cose.

 

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

SU