Busto Arsizio - 20 marzo 2022, 08:30

L'ANNIVERSARIO. Gianni Maddaluno, l'amore più forte del dolore e la gratitudine

Il fondatore degli Amici di Rossella, scomparso un anno fa, sarà ricordato lunedì con una messa in ospedale. Diceva dell'associazione: «Mia moglie Mary ne è stata l'anima, l'essenza stessa»

Gianni Maddaluno con la sua adorata Mary

Gianni Maddaluno con la sua adorata Mary

L'amore più forte del dolore, decide di resistere, lottare, aiutare gli altri. Gianni Maddaluno, fondatore con la moglie Mary degli Amici di Rossella, scompariva un anno fa dopo aver dedicato inesauribili forze all'associazione che sostiene l'attività dell'hospice di Busto Arsizio. E se si prendono in mano i suoi scritti, privati e pubblici, è questa la parola più ricorrente

Amore.

Quello per la figlia, mancata a 41 anni nel 2008, aveva unito più che mai lui e Mary. Attraverso l'associazione dedicata alla loro Rossella, hanno aiutato l'équipe dell'hospice nella sua missione quotidiana: lenire le sofferenze, fisiche come psichiche, delle persone malate e consentire loro di condurre una vita dignitosa fino all'ultimo momento. Con la possibilità di avere a fianco le proprie famiglie.

Gianni incarnava il carisma, colui che sapeva dialogare sui progetti per migliorare o accrescere l'attività dell'hospice, organizzare importanti convegni medici convocando più specialisti e far capire alla gente l'importanza di donare, come pure dare voce ai familiari dei pazienti. Ma svolgere anche i compiti amministrativi, quelli più umili e pressanti a cui non si sottraeva mai. Lo ha ricordato recentemente al Valle Olona Day, anche il nuovo presidente, Giuseppe D'Agostino.

Ma Maddaluno era anche così umile e grato a sua moglie, che quando lei morì nel 2011 ebbe queste parole: «Nel mio prossimo futuro si inquadra solo la volontà di proseguire in quell'opera di aiuto agli altri di cui la mia Mary è stata l'anima, l'essenza stessa dell'associazione a cui ha dedicato tutto il suo amore, la sua infinita generosità, senza risparmiarsi». 

Quell'amore era così intenso che si è avvertito comunque nell'assenza fisica, tra chi ha proseguito quest'opera, sia nel lavoro quotidiano all'hospice sia tra i volontari. Nonostante tutte le difficoltà di questi tempi, nonostante non si possa che sentire la mancanza di questi straordinari genitori, l'impegno prosegue. L'hospice assiste oltre 200 pazienti all'anno e lo fa anche grazie agli Amici di Rossella. Il 2021 è stato un anno particolarmente duro, con la perdita anche di Gianni Gussoni.

Domani, lunedì 21 marzo alle ore 17 sarà celebrata una messa per Gianni in ospedale, nella cappella Annunciazione che si trova nel padiglione maternità dell'ospedale di Busto Arsizio. In quell'ospedale per cui si è prodigato tanto, ogni giorno, e per cui stava coltivando altri sogni, altri progetti. Saranno la sua associazione, i medici, gli infermieri, gli amici, a partecipare e a pronunciare un'altra parola, grazie. Anch'essa una parola a lui così cara.

 

Ma. Lu.

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