Gallarate - 25 febbraio 2022, 10:30

“Gallarate è…” AAA lavoro! Domanda e offerta si incontrano su Facebook

Il gruppo social è uno spazio di incontro tra istanze di reclutamento e ricerca di lavoro. Senza dimenticare la formazione. Quasi 7.400 membri in pochi mesi di attività

Monica Salomoni e Serena Mariotto

Monica Salomoni e Serena Mariotto

Lavoro e social network. Offerte e ricerche di occupazione. Binomi ricorrenti ovunque ma su “Gallarate è…”, gruppo Facebook nato a fine 2021, quasi 7.400 membri raccolti in pochi mesi, c’è una sistematicità inusuale. E basta una ricerca veloce per leggere post come il seguente: «Con il precedente annuncio abbiamo trovato 15 persone che in questo momento stanno frequentando il corso di formazione. Quindi ci riproviamo per una figura diversa. Ragione sociale di un istituto di vigilanza aeroportuale (ndr) ricerca, per la propria sede di Malpensa, 20 candidati per la seguente posizione: addetti alla sicurezza e radiogeno merci - Certificazione Enac A2 - Sede di lavoro magazzino logistica - Nostro cliente di primaria importanza - Orario su turni, prevalentemente pomeridiani/notturni…». Seguono dettagli. Oppure: «Il #giovedì è il giorno in cui questo gruppo cerca di dare risalto a offerte di lavoro e candidature spontanee. Per noi di #gallarateè questo vuol dire cercare di far incontrare domanda ed offerta. Vuol dire aiutare chi ha bisogno di lavorare e chi ha bisogno di personale. Gli amministratori NON sono responsabili del buon esito degli accordi né di ciò che avvenga secondo le regole vigenti in materia di lavoro. Ovviamente auspichiamo che tutti agiscano nel rispetto della legalità». In sintesi: “Gallarate è…” ci prova, ha creato un frequentato spazio di incontro tra istanze di reclutamento, ricerca di lavoro e necessità di formazione. Al contempo, non può rispondere della correttezza dei vari attori potenzialmente coinvolti. Ma il perseguimento di un’utilità pubblica resta evidente.

«Amministro “Gallarate è…” con Emanuele Mulazzani e Giorgio Svezia» spiega Monica Salomoni (tutti e tre sono nomi noti ai frequentatori gallaratesi dei social). «Abbiamo optato per un approccio ludico, che incoraggi l’interazione. Magari dando meno spazio alla politica rispetto ad altre realtà simili. Interpelliamo parecchio, lanciamo sondaggi. E grazie a un amico, Riccardo Crespi, cerchiamo di caratterizzare anche esteticamente la nostra presenza».

E il lavoro? Parola a Serena Mariotto, che si occupa specificamente del tema: «L’esperienza con “Gallarate è…” ha consolidato una certezza: esistono difficoltà anche insospettabili nell’avvicinare domanda e offerta di lavoro. Per questo ci siamo dati una cadenza, un ritmo. Un giorno, il giovedì, in cui tutti possono postare le loro candidature. È un modo per fidelizzare e per agevolare». «In tanti – aggiunge Monica Salomoni – sono poco consapevoli di come si debba compilare un curriculum o affrontare un colloquio. Ci stiamo ragionando».

Senza dimenticare l’esperienza accumulata sinora. Ancora Serena Mariotto: «Constatiamo che gli annunci si stanno affinando, c’è un’evoluzione. E anche le ricerche di lavoro si fanno via via più interessanti. Stiamo creando un archivio, faremo dei post sui percorsi andati a buon fine».

Affrontando un ostacolo insidioso: «Pandemia, lockdown, reddito di cittadinanza – riassumono all’unisono – hanno scoraggiato parecchio. Molti preferiscono stare a casa, arrendersi o quasi». È nata una nuova sfida. Umana e culturale. Mai come in questo caso, buon lavoro.

Stefano Tosi

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