Busto Arsizio - 17 febbraio 2022, 20:20

L'appello di Anffas sul palco: «Abbiamo bisogno di volontari, aiutateci a costruire bellezza»

Lo spettacolo al Teatro Sociale "Delia Cajelli" ha confermato il supporto di Busto per i ragazzi con disabilità. Il presidente Portatadino: «Vogliamo pensare al loro futuro»

L'appello di Anffas sul palco: «Abbiamo bisogno di volontari, aiutateci a costruire bellezza»

Loro erano assenti. Sono troppo fragili per rischiare di venire a teatro e quello stramaledetto Covid li ha relegati ancora una volta in casa. Ma a stringersi attorno a loro, a tendere una mano c’erano tanti bustocchi che ieri sera sono accorsi al teatro Sociale "Delia Cajelli" per sostenerli, per dire che Busto Arsizio c’è ed è pronto ad aiutarli, in qualsiasi momento.

Anche se i ragazzi con disabilità ieri sera non hanno potuto partecipare allo spettacolo organizzato dall’Anffas, il pubblico bustocco non ha esitato a prendere posto sulle poltrone del teatro di piazza Plebiscito. Duecento circa i biglietti staccati al botteghino, qualcuno in meno nel pomeriggio.  

Sta di fatto che gli organizzatori sono soddisfatti della risposta che il pubblico bustese ha dato alla pièce, messa in scena nel pomeriggio e nella serata di ieri al Sociale.A sostenere i ragazzi diversamente abili c’erano anche il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli e il presidente Anffas Igino Portatadino: «Questi spettacoli sono diventati una tradizione – ha ricordato il presidente del sodalizio – Mi preme ringraziare i benefattori e fondatori Piero Magistrelli, Luigi Brugnoli, Bruno Tosi, Gigi Armiraglio e lo scomparso Franco Mazzucchelli. Devo sottolineare che l’amministrazione comunale è sempre stata al nostro fianco, da quando esiste Anffas, ossia dal 1958. Il nostro motto è sempre stato quello di porre la persona al centro e noi vogliamo lottare contro la cultura dello scarto. Vogliamo far sentire i nostri ragazzi come degli individui e costruire progetti di vita individuale a sostegno delle famiglie. Vogliamo costruire risposte sempre nuove, pensando al nostro futuro».

Da qui, un appello ai volontari che potrebbero unirsi agli associati impegnati a curare i 34 ragazzi. «Abbiamo bisogno di collaboratori – ha affermato Portatadino – Siamo aperti e ben disposti ad accogliere tutti coloro che ci vogliono aiutare. Vogliamo costruire la bellezza».

Ieri è stata segnata un’altra tappa in vista di questo obiettivo, costruire la bellezza, una bellezza artistica. Sì perché a popolare il palcoscenico del teatro si è esibita una compagnia di professionisti, il Teatro Viaggiante, di Stefano Micheletti, che hanno saputo intrattenere la platea per un’oretta vestendo i panni degli interpreti della commedia di Shakespeare “La bisbetica domata”. Bravi tutti gli attori, in primis Caterina (in arte), l’attrice all’inizio un po’ scontrosa, ma che alla fine si è lasciata domare. Appunto. 

Laura Vignati

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