Busto Arsizio - 09 gennaio 2022, 07:00

La truffa va a segno in strada: un decimo dei raggiri riguarda finti incidenti

La più gettonata è la storia dello specchietto rotto: dal progetto Strùffati tutte le indicazioni per non farsi ingannare

La truffa va a segno in strada: un decimo dei raggiri riguarda finti incidenti

La truffa va a segno in strada, a Busto. Un decimo dei raggiri in città passa dal finto incidente: tipico il caso dello specchietto rotto, di cui si accusa subito il malcapitato preso di mira.

Nel progetto Strùffati - finanziato da Regione Lombardia e realizzato dal Comando di Polizia locale di Busto Arsizio in collaborazione con il team di esperti della cooperativa sociale Davide Onlus - si evidenzia la tipologia classica di questa truffa. Ma si indica anche come non cascarci.

Il trucco

Nel vademecum si racconta un episodio avvenuto a un ultrasettantacinquenne nella zona. Uno sconosciuto prima lo segue in auto, poi lo blocca rinfacciandogli di aver causato un danno allo specchietto della sua macchina durante una manovra.

Dopo l'aggressione verbale, che disorienta la vittima, l'invito all'anziano a sistemare la cosa senza scomodare l'assicurazione. Chiaramente, lo specchietto non era stato danneggiato dall'uomo preso di mira, ma si trattava di una simulazione per potergli portar via dei soldi in contanti.

Una persona, sotto la pressione e lo spavento, può cadere nella trappola: su questo contano i malviventi.

I consigli per evitare

Invece, prima di tutto è fondamentale mantenere la calma e non lasciarsi trasportare dalla tempesta emotiva che il truffatore cerca di scatenare.

In realtà, tra i consigli per evitare di farsi raggirare con questo escamotage, ce n'è uno preliminare: meglio memorizzare nel cellulare il numero di telefono del proprio assicuratore e metterlo in prima pagina o tra i contatti preferiti.

Quindi, se accade un episodio simile, è importante riflettere: può accadere di procurare un danno durante una manovra, ma è sempre meglio risolvere tramite la propria compagnia assicurativa.

Se c'è un incidente, poi, si chiamino  le forze dell’ordine per appurare l’accaduto.

«No, chiamo il mio assicuratore. Bene, allora telefono alle forze dell'ordine...». Di fronte a queste reazioni, il truffatore vede sgonfiarsi il suo piano e sarà lesto a lasciar perdere.

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU