Busto Arsizio - 27 dicembre 2021, 08:10

Pochi cestini o tanta maleducazione? I rifiuti che conciano Busto per le feste

Gli operatori ecologici hanno trovato uno spettacolo paradossale: un cestino dietro l'altro vuoto e poi ne spuntano sommersi di spazzatura e altro materiale che non dovevano finire lì

Pochi cestini o tanta maleducazione? I rifiuti che conciano Busto per le feste

Già alla Vigilia di Natale c'erano cestini diventati mini discariche. Non è che con le feste vere e proprie la situazione di Busto Arsizio sia diventata più brillante.

Così gli operatori ecologici questa mattina si sono trovati uno scenario veramente paradossale. Perché si può pensare - e c'è chi lo chiede a voce o per iscritto, come vedremo - che ci siano pochi contenitori lungo le strade, eppure basta percorrere anche lo stesso viale per rendersi conto dei due spettacoli opposti. Si possono trovare cestini vuoti o giù di lì e poi all'improvviso altri dove i rifiuti si accumulano inesorabilmente. È evidente che non vi vengono depositati solo la cartaccia o il bisognino di Fido oppure il bicchiere della bevanda da passeggio: si possono vedere infatti borse con dentro di tutto, calcate nel cestino o appoggiate. A volte come si può scorgere nell'immagine di Sacconago, accanto a Villa Calcaterra, le borse vengono posate a fianco o sotto. Insomma, c'è la fermata dell'autobus e pure i rifiuti sembrano stare lì in attesa, ma di un altro "passaggio".

Succede anche in altri punti della città. A Sant'Edoardo, esiste la raccolta di rifiuti urbani "intelligente", ovvero con il microchip nei sacchetti. Un esperimento iniziale che poi è rimasto stabilmente nel rione. Aspettando di capire i progetti definitivi in materia, qualcuno a quanto pare si sbarazza di ciò che non vuole o può mettere nel sacco dell'indifferenziata rintracciabile: sbattendolo nel cestino in strada.

Le feste hanno insomma reso ancora più visibile un problema che già c'è. Se un cestino è già pieno, non è che il bustocco meno educato fa qualche metro in più e butta il rifiuto dove c'è spazio, oppure lo porta a casa. Invece, delibera che tutta l'area attorno al contenitore è destinata a ospitare gli scarti e li abbandona. Così fin sotto il cestino si trovano appunto borse, scarpe, ombrelli rotti, i sacchetti con la cacca dei cani: alcuni cadono, ma altri appaiono deliberatamente abbandonati.

Restando a Sant'Edoardo, qualche giorno fa c'era un singolare spettacolo. Un cartello su un quadro elettrico era un'invocazione: «Per favore mettete un cestino su questo tratto di marciapiede. Grazie». Sopra lo stesso quadro, si vedevano sacchetti di varia e sgradevole natura. Non si sa se siano spuntati prima o dopo il cartello: ieri erano assenti, mentre quest'ultimo rimaneva.

Come rimane il dubbio: saranno pochi i cestini, a questo punto, oppure eccessiva la maleducazione?  

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