«Un sogno». La dottoressa Emanuela Bossi aveva definito così il Mai Paura Camp, progetto dedicato in particolare a pazienti oncologici e ragazzi con disabilità che prende il nome dell’associazione da lei fondata e guidata.
Un «sogno» nato da un incontro. Quello con Gabriele Bellotti, che a sua volta sognava di poter condividere la sua grande passione per l’osservazione delle stelle. Per questo aveva donato le sue attrezzature che saranno alla base dell’osservatorio Nebulosa Anima e Cuore, all’interno del Mai Paura Camp (leggi qui).
Gabriele se n’è andato ieri a causa della malattia con cui ha convissuto per quattro anni, senza permetterle di cancellare nuovi desideri e passioni. A partire, appunto, dall’osservazione delle stelle (leggi qui).
Martedì 12 ottobre, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Michele si terranno i funerali.
Il sogno di Gabriele Bellotti, però, continua.
Riproponiamo la puntata dello scorso agosto del nostro format video #Backstage dedicato all’associazione Mai Paura.
Dal minuto 19, la dottoressa Bossi si sofferma sul progetto del camp: «Vedere le stelle è vedere qualcosa che c’è al di là. Al di là della vita, della morte. Di tutto», raccontava con emozione.
Gabriele ora è fra le amate stelle. Ma con il “suo” osservatorio astronomico, sarà vicino ai tanti ragazzi che guarderanno il cielo. Ancora e per sempre.