Un appello ai candidati sindaci alle ormai imminenti elezioni amministrative di Varese. A lanciarlo è Aime, l'Associazione degli imprenditori europei. Un appello perché la vita cittadina possa ripartire a pieno ritmo contando su infrastrutture adeguate e su un'intensa opera di rigenerazione urbana che dia nuova vita alle aree dismesse e abbandonate della nostra città. Ecco l'intervento di Aime:
L’esperienza traumatica della pandemia, la crisi climatica, le nuove modalità del lavoro a distanza che abbiamo imparato a utilizzare ci impongono di ripensare la vita nelle città, riflettendo anche sulla rigenerazione delle aree dismesse o in degrado.
La rigenerazione urbana riguarda gli edifici e le aree di proprietà pubblica e privata che possono essere destinate a scopi e utilizzi di diverso genere. Una parte importante dei fondi del PNRR per la transizione ecologica sono proprio destinati alla riqualificazione e avranno grande importanza per il rilancio economico territoriale.
Certamente non possiamo pensare che rigenerare una area e dare spinta al suo rilancio economico significhi automaticamente la costruzione di nuovi supermercati o centri commerciali, poichè paradossalmente il rischio è che tra qualche anno saremo chiamati ad affrontare il tema di riconversione delle aree dismesse dall’attuale GD e GDO. E neppure pensiamo che si debba pianificare la città del futuro sulla base degli oneri di urbanizzazione.
Una città è fatta innanzitutto di persone, di cittadini, e al loro benessere deve essere rivolto l’impegno di chi si propone per amministrarla. Una città cresce e migliora quando le persone decidono di stabilirvi la loro famiglia e crescere i loro figli. Ma perché questo accada è importante renderla vivibile e migliore, dotandola di servizi e di spazi di qualità per i cittadini.
Varese grazie ai suoi meravigliosi giardini pubblici e privati è nota anche come “città giardino”, e grazie al suo pioneristico e lungimirante passato industriale è altrettanto nota come “la provincia con le ali” .
Questa città deve saper onorare e valorizzare la sua reputazione ed il suo passato, a partire dal fatto di non radere al suolo gli edifici che ne hanno fatto la storia, bensi ristrutturandoli a futura memoria, seppur cambiati nella loro destinazione d’uso, come ad esempio è stato ben fatto nell’area ex Enel di Biumo Inferiore.
Una prossima area di riqualificazione della stessa zona di Biumo Inferiore riguarda lo spazio di via Carcano dove sorgeva la vecchia segheria, oggi abbattuta. Le voci attualmente circolanti dicono che qui andrà a sorgere il settimo supermercato della zona.
Ci auguriamo possano essere voci smentite e contemporaneamente ci domandiamo: dato che il parcheggio di piazzale Kennedy sarà ridotto - grazie all’ottimo progetto di rifacimento della zona stazioni - non potrebbe essere più utile che questo spazio venga trasformato in un area di sosta per i pendolari e di scambio auto-autobus, auto-bike ecc. allestendo servizi ed attività coerenti di supporto?
Il nostro appello a chi si presta a governare questa città sta nella richiesta di porre massima attenzione nelle destinazioni d’uso delle aree che andranno riqualificate, ponendo come obiettivo la qualità della vita dei cittadini residenti e di chi fruisce ogni giorno dei servizi della città, che non possono ridursi alla collocazione di ulteriori supermercati.
Siamo certi che i candidati sapranno fare proprio questo appello avanzando precise proposte in merito e più in generale su quella che per loro dovrà essere la Varese Commerciale 2026.
Pensare alla Varese del futuro significa favorire uno sviluppo che tenga conto dei cambiamenti in atto, delle esigenze dei cittadini e dell’aumentato fabbisogno di spazi comuni che non possono restare solo quelli che ci hanno donato gli Estensi circa 3 secoli fa.
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