Busto Arsizio - 16 settembre 2021, 12:38

Centotrent'anni da festeggiare con le proprie radici: il Teatro Sociale "Delia Cajelli" riabbraccia la lirica

A Busto domenica 26 settembre torna la Traviata. Ripristinata la buca dell'orchestra e altri interventi. Anche il logo racconta la nuova vita sotto lo sguardo di Delia: «Il Teatro non esiste senza la città e viceversa». I VIDEO

Da sinistra Romanini, Galli, Maffioli, Geltrudi

Da sinistra Romanini, Galli, Maffioli, Geltrudi

Come 130 anni fa. In un'epoca così difficile per tutto il mondo della cultura, il Teatro Sociale "Delia Cajelli" celebra il suo importante compleanno con tutto l'orgoglio che sa di meritarsi. E fa a se stesso e alla città un regalo immenso: l'opera lirica. 

Un nuovo inizio, riecheggiando il primo, nel settembre 1891 con Verdi.

Un nuovo inizio

Fu "La Forza del Destino" a far vibrare Busto il 27 settembre 1891 per la prima volta. Un secolo e trent'anni dopo, dopo una pandemia che ha messo tutti alla prova, il teatro porta "La Traviata" domenica 26 settembre alle ore 16, una nuova produzione allestita per l'occasione. Il Coro e l'Orchestra dell'Opera di Busseto con l'Orchestra sinfonica in collaborazione con l'Accademia dell'Arte dello Spettacolo e con la direzione artistica e musicale di Marco Beretta, sapranno sprigionare tutta quella magia.

Un regalo a Busto, ha rimarcato Luca Galli (Fondazione comunitaria del Varesotto, che ha investito diversi milioni dal 2014 qui),e avrebbe fatto gioire Delia Cajelli. Anzi lo fa, come ha precisato la vicesindaco Manuela Maffioli. Perché lo sguardo di Delia, innamorata di questo teatro, sua custode e anima, si percepisce tutto nella carica di questa ripartenza. Avviene nell'opera, negli interventi che si sono resi necessari: come la riapertura della buca dell'orchestra. Ma anche negli altri che chissà se i bustocchi hanno notato: il ritocco alla cupola o alla facciata. Il teatro ha voglia di vivere e di dare serenità.

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Anche il logo racconta il traguardo con questa vitalità: c'è il nome di Delia evidenziato. Ma in rosso Busto Arsizio e 1891, il legame con la città. «Non può esistere un Teatro Sociale senza Busto Arsizio e viceversa». 

Che lo sentano i bustocchi, che ricordino che patrimonio hanno, difeso negli anni e nei decenni, intramontabile. Nella struttura, come nei contenuti con Educarte. 

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Ma per coltivare questo orgoglio, Busto non si chiude. Al contrario, questa è un'operazione che si organizza appunto con l'Adads, presente Maria Cristina Romanini. 

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PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 0331679000 (lunedì-venerdì 16-18) o info@teatrosociale.it 

L'assaggio

Prima di arrivare a questa domenica di compleanno, ci sarà un assaggio, altra testimonianza di come il Teatro Sociale "Delia Cajelli" creda nelle sinergie, sul territorio e fuori. Infatti domenica 19 settembre, si uniranno le forze con la Ponchelli per i recita, il primo alle ore 17 con il tenore Antonio Signorello e Atsuko Nieda al pianoforte. Ingresso 10 euro con prenotazione scrivendo a educarte@teatrosociale.it

Marilena Lualdi

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