VIDEO. Finanziamenti a Varese, il PD risponde con "l'operazione chiarezza"

Quanti soldi sono arrivati a Varese, chi li ha portati e su cosa sono stati investiti. Terzo Atto: i rappresentanti istituzionali del Partito Democratico che lavorano insieme a diversi livelli, Alessandro Alfieri per il Governo, Samuele Astuti per la Regione e Andrea Civati, Rossella Dimaggio e Roberto Molinari per il Comune, rispondono al bilancio dei 120 milioni di euro annunciati ieri dalla Lega nell'ambito dell'”operazione verità per Varese” (leggi QUI).

«Le cifre fornite ieri sera sono vere - spiega Alfieri -, ma non citano da dove arrivano veramente questi finanziamenti, soprattutto quelli legati al comparto sanitario: dai governi Gentiloni e Renzi. Anche i 20 milioni del "patto per la Lombardia", facevano parte degli 80 milioni che Renzi volle destinare ai capoluoghi di provincia lombardi». La questione vera per Alfieri è un'altra: «E' la capacità che l'amministrazione Galimberti ha dimostrato di partecipare ai bandi, guadagnare i finanziamenti e spenderli. Se loro eccedono nel raccontare una realtà che non c'è, fanno di Varese una caricatura».

E tra l'altro il Pd ha fatto anche il conto dei soldi che non sono arrivati a Varese, seppur richiesti. «Cito solo, a titolo esemplificativo, i finanziamenti per l'ospedale Del Ponte che abbiamo tentato di far stanziare con emendamenti ad hoc, ma che sono sempre bocciati - spiega Astuti - O il milione di euro chiesto per la riqualificazione della Torre Civica».

E per i finanziamenti arrivati da Regione Lombardia, l’amministrazione Galimberti ha sempre ringraziato: «Facendo anche iniziative con Fontana quando Regione faceva la sua parte – ha sottolineato l’assessore uscente Andrea Civati – Il tema vero è essere contenti che queste risorse siano arrivate e che siano state spese sul territorio. E non si può negare la differenza tra passato e presente. Aggiungo anche una cifra rispetto ai trasferimenti del Governo: sono 75 i milioni di euro arrivati in 5 anni, dai 18 delle stazioni ai 30 per il quartiere di Belforte, fino ai 2 milioni per largo Flaiano».

L’assessore ai servizi educati, Rossella Dimaggio, pone invece l’accento su due questioni. «Una di merito: i soldi sono dei cittadini lombardi. E una di metodo: in questi 5 anni la giunta ha utilizzato un metodo sinergico. I 3 milioni di finanziamento per il polo educativo d San Fermo, per esempio, li abbiamo vinti perché il nostro progetto era composto da un contenuto didattico e uno edilizio all'avanguardia. La progettazione è il nostro modo di lavorare e siamo riusciti a dare stimolo e rilevanza a tutte alle professionalità che abbiamo in Comune».

Un modo di fare completamente diverso da quello leghista, secondo l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari: «Ieri sera è emersa la concezione feudale che la Lega ha dei rapporti istituzionali: dove governano è tutto loro. Hanno fatto il giochino delle tre carte. La cosa positiva è che si è sottolineata la differenza tra loro e noi: lavorando con la struttura siamo riusciti a motivarla per partecipare ai bandi e vincerli. Mi chiedo invece dove siano i soldi per il “Buono scuola” che Palazzo Lombardia dovrebbe finanziare. Ci sono famiglie che li attendono e dovrò dire loro che Regione li ha tagliati e non potranno farci conto. La Lega mente sapendo di mentire».