Sport - 29 agosto 2021, 16:19

Bebe, Ionela e Loredana, non piangete: questo argento è la vittoria più bella

La straordinaria Bebe Vio insieme alle compagne del fioretto a squadre cede alla Cina l'oro dopo una sfida leggendaria (45-41). È stata una giornata trionfale per i nostri paralimpici, trainati dal nuoto (sei medaglie)

L'abbraccio finale delle nostre ragazze (foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale della Federazione italiana Scherma)

L'abbraccio finale delle nostre ragazze (foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale della Federazione italiana Scherma)

Una sconfitta che è la più grande vittoria: Bebe Vio e le sue straordinarie compagne Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia devono consegnare alla Cina al termine di una finale del fioretto a squadre drammatica e indimenticabile, ma riescono a farci piangere di orgoglio anche stavolta. 

Bebe recupera fino al 41-41 ma poi cede alle splendide cinesi (45-41)

È stata comunque na giornata trionfale per gli azzurri che si conclude con l'urlo strozzato in gola della ventiquattrenne Bebe, che ieri, dopo aver saputo mantenere per mesi il segreto (altro miracolo nel mondo d'oggi), aveva commosso tutti quelli che hanno un cuore fino alle lacrime dicendo dopo l'oro individuale nel fioretto di aver rischiato di morire la scorsa primavera a causa di «un’infezione da stafilococco che è andata molto peggio del dovuto: la prima diagnosi era l'amputazione entro due settimane dell’arto sinistro e morte entro poco. L’ortopedico ha fatto un miracolo, si chiama anche Accetta tra l’altro... (lavora all'Istituto Galeazzi di Milano). È stato bravissimo, tutto lo staff lo è stato. Questa medaglia assolutamente non è mia, è tutta loro». 

Prima di Bebe, Ionela, e Loredana la Polha Varese aveva fatto poker di medaglie (leggi QUI) con i suoi Simone Barlaam (oro nei 50 stile libero S9), Arjola Trimi, oro nei 50 dorso S3, e una doppia, straordinaria Giulia Terzi, argento nei 400 stile libero S7 e oro nella staffetta 4×100 stile libero con Xenia Palazzo, Vittoria Bianco e Alessia Scortechini. Ma la marcia di gloria si era anche arricchita di un altro argento (Giulia Ghiretti nei 100 rana SB4) e TRE bronzi (Carlotta Gilli, quarta medaglia personale nei 50 stile libero S13, la judoka Carolina Costa nella categoria 70 kg Contest B e Giovanni Achenza nel triathlon, categoria PTWC).

Solo il nuoto oggi ha conquistato 6 medaglie, 20 in totale (7 ori, 8 argenti, 5 bronzi): fosse accaduto nelle Olimpiadi di Tokyo, saremmo scesi in piazza. Invece ci accontentiamo di vivere il tutto con gioia e dire, semplicemente, grazie alle azzurre e agli azzurri dell'Italia più bella.

A. C.

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