- 18 maggio 2021, 12:32

Aggressione all’anagrafe, il sindacato Csa: «La politica tuteli i dipendenti»

Angiolino Liguori chiede la presenza di una guardia giurata o di un agente di Polizia locale. Ma per il sindacalista sono inaccettabili anche i commenti che compaiono sui social: «Chi sta dall’altra parte del vetro non ha colpe, la politica lo dica chiaramente»

L'ingresso dei Servizi demografici in via Fratelli d'Italia

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«I dipendenti dell’Anagrafe vanno protetti». Lo afferma con forza il sindacato Csa, il giorno dopo l’aggressione che ha inevitabilmente creato preoccupazione tra il personale (leggi qui).

«Chiediamo la presenza di una guardia giurata o di un agente di Polizia locale – insiste Angiolino Liguori – a tutela di lavoratori che hanno fatto tutto il possibile anche durante la pandemia».

L’episodio di ieri è gravissimo e isolato. Ma il sindacalista condanna anche i commenti che sempre più spesso si leggono sui social e che in alcune occasioni vanno ben oltre le critiche espresse in maniera civile per le lunghe attese.

Liguori si rivolge alla politica, che «deve difendere i lavoratori a spada tratta. Le direttive sull’organizzazione dei servizi arrivano dalla politica e vengono fatte attuare dal dirigente. I dipendenti sono degli esecutori d’ordini».

Eppure sui social «si leggono cose turche. Adesso basta, la misura è colma. La politica deve prendere una posizione e dire chiaramente come stanno le cose, facendo capire che chi sta dall’altra parte del vetro non ha colpe. Le decisioni non spettano a loro. Se l’utenza non si è resa conto che c’è una pandemia, con tutto ciò che ne consegue, è bene che qualcuno lo faccia notare».

La richiesta, insomma, è un presidio fisso a tutela del personale dei servizi demografici e una presa di posizione netta a favore dei lavoratori.

A seguito dell’aggressione di ieri, le Rsu si incontreranno in una riunione urgente: «Non so chi ci sarà – chiosa Liguori –. Ma quello che è accaduto è di una gravita eccezionale. Se non si metteranno a posto le cose, chiederò lo stato d’agitazione e si potrà anche arrivare allo sciopero».

R.C.

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