Sono tornati in piazza, i comitati che premono per la chiusura di Accam. E dopo la manifestazione cui hanno dato vita, a Busto, il candidato sindaco per i democratici, Maurizio Maggioni, coglie l’occasione per formulare richieste e considerazioni. La prima riguarda il venire meno di un obiettivo: «Il no ad Accam – premette in un comunicato – è di fatto superato dalla avvenuta decisione di costituire una newco con Agesp e Amga».
A questo punto, per il rappresentante Pd, occorre che i cittadini siano «…informati sul Piano industriale della nuova società prima che si decida in merito. Le variabili circa le prospettive sono diverse e gli Enti locali rappresentanti del capitale sociale devono decidere in modo partecipato e pubblico».
Citate le, permanenti, preoccupazioni per l’ambiente, auspicato che il contenimento di tutte le emissioni sia al centro dell’attenzione e ricordato il caso del sindaco Pizzarotti («…fece campagna elettorale contro l’inceneritore di Parma ma, una volta eletto, è stato costretto a gestirlo senza riuscire a chiuderlo») Maggioni sottolinea che «… il Comune di Busto può svolgere un ruolo di attenzione e di verifica, in quanto proprietario dell’area, anche nel contesto di una società pubblica più vasta territorialmente».
Infine, la sottolineatura di una lacuna da colmare: «Deve essere ancora costruito uno strumento territoriale partecipato per una politica del riuso e di riduzione del rifiuto».