- 25 marzo 2021, 16:44

«Dante è tutti noi». L'omaggio che corre senza confini

La frase è di Ginetto Grilli che al Consiglio d'Europa volle declamare proprio il Paradiso. Riproponiamo quel video speciale per un intenso Dantedì

L'omaggio di Busto a Dante

L'omaggio di Busto a Dante

Correva l'anno 2017 e uno scrittore come Ginetto Grilli al Consiglio d'Europa di Strasburgo con una delegazione bustocca sentì questa esigenza: declamare il Paradiso di Dante, che si innalza a preghiera.

Un momento che visse con commozione il gruppo che era con lui, la futura segretaria generale dell'assemblea parlamentare del Consiglio, Despina Chatzivassiliou che diede il benvenuto, e tutti coloro che passavano di fronte a questo insolito spettacolo. Un momento che riproponiamo e dedichiamo a tutti in questa giornata speciale.

GUARDA IL VIDEO DI GRILLI CHE DECLAMA DANTE AL CONSIGLIO D'EUROPA

Un desiderio spontaneo e condiviso, che oggi acquista un ulteriore slancio, dopo la pandemia, anzi ancora immersi purtroppo nella pandemia, come sentono anche i giovani (LEGGI QUI) Che cos'è Dante oggi? Ginetto Grilli ha un commento lapidario: «Dante è tutti noi».

Un altro storico cittadino, Luigi Giavini risponde così alla domanda di cosa sia per lui il Sommo Poeta: «Fatta in questo tempo di crisi la domanda, pensando a quello che ha subito Dante e a quello che ci ha lasciato, ha una sola risposta: coraggio e speranza».

Tutto il territorio sta celebrando i 700 anni della morte di Dante, con queste vibrazioni particolari, questa sintonia più forte che mai. 

A Busto fitto è il programma e si parte questa sera alle 19 nella basilica di San Giovanni con monsignor Marco Ballarini, prefetto della Biblioteca Ambrosiana e direttore dell’Accademia Ambrosiana, in diretta streaming con “La Preghiera nella Divina Commedia”. (LEGGI QUI)

La vicesindaco Manuela Maffioli affida una riflessione più personale, legata alla sua formazione e alla sua professione di giornalista: «Da una parte ci trasmette anche la nobiltà dei dialetti, naturalmente nell'accezione dei tempi, dall'altra la parola che deve spegnersi a livello di emozione. Che è finita, perché noi lo siamo». Anche chi si nutre di parole per lavoro, lo sa, lo sente. 

In queste ore scorrono tutti gli omaggi e Dante più che mai - come dice Grilli - siamo noi.

Intenso Dantedì.

 

Ma. Lu.

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