L'ultimo messaggio di Piero Magistrelli risuona attraverso la voce di un amico. Diego Cornacchia legge quelle righe che il presidente dell'Anffas, cittadino benemerito e campione di solidarietà aveva scritto un anno fa e gli ha affidato: «Grazie a tutti, rivolgo un sentito pensiero ai soci fondatori che mi hanno preceduto... all'amministrazione comunale, che non mi ha mai ostacolato ma agevolato. Porto con me il sorriso dei miei ragazzi della comunità. Grazie anche a mia moglie Anna, ai miei figli Giovanni e Paola... Perseverate, non scoraggiatevi».
In basilica si sente tutto l'ardore di Pietro (LEGGI QUI), nel consegnare le sue riflessioni, la sua riconoscenza. Aveva già organizzato tutto per il futuro delle istituzioni di cui si occupava: uomo di cuore, ma anche capace di far funzionare le cose a dovere e di pensare al loro futuro.
Proprio la fiducia nel futuro ha menzionato monsignor Severino Pagani, che l'ha ricordato come uomo del fare. «La sua passione, la sua intraprendenza, la sua tenacia... non si scoraggiava mai per fare del bene. Lui diceva: continuerò ad andare a parlare, finché non mi diranno sì. Aiutavi a tenere viva in noi una fiamma d'amore».
Tanti gli omaggi, le preghiere dagli alpini ai Lions, come per il suo amico Franco Mazzucchelli, più volte ricordato, che l'ha preceduto nell'ultimo viaggio due settimane esatte fa. (LEGGI QUI)
L'Anffas ha portato tutta la gratitudine delle famiglie di oggi e di domani: «Grazie per sempre, Piero». Le Cuffie colorate hanno concluso così il loro intenso messaggio: «Ciao papà ti vogliamo bene». Ai loro, ai ragazzi fragili ma profondi nella loro amicizia, il sindaco Emanuele Antonelli: «Noi ci siamo, ci saremo. Piero ci diceva: non è finita qui. E io oggi lo ribadisco: guarda che non è finita qui».