Busto Arsizio - 18 marzo 2021, 16:06

«Pietra miliare dell’associazionismo, della bustocchità, dell’azione al servizio dei più fragili»

Così Gigi Farioli ricorda Pietro Magistrelli, a cui conferì, a nome della città, la civica benemerenza. Il sindaco Antonelli: «Sempre in prima fila per aiutare le persone con disabilità. Un cittadino esemplare». L’assessore Attolini parla di «gigante del volontariato», per la vicesindaco Maffioli «se ne va un altro pezzo del grande cuore di Busto»

«Pietra miliare dell’associazionismo, della bustocchità, dell’azione al servizio dei più fragili»

«Sempre in prima fila per aiutare le persone con disabilità. Un cittadino esemplare. Solo due settimane fa aveva pianto l’amico Franco Mazzucchelli, ora potranno continuare a fare del bene insieme da lassù».

Così il sindaco Emanuele Antonelli ricorda Pietro Magistrelli, presidente dell’Anffas, pilastro del mondo del volontariato, scomparso questa mattina.

«Un altro pezzo del grande cuore di Busto che se ne va – sottolinea la vicesindaco Manuela Maffioli –. Ma che raggiunge gli altri, per continuare a battere, all’unisono, con e per la città e i suoi volti più fragili».

L’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini parla di «un gigante del volontariato, che ha speso la sua esistenza per assistere chi aveva bisogno di un aiuto concreto. Era un uomo del fare, con un carattere schietto, talvolta rude, ma sempre sincero. È una grande perdita per la città, che ha servito (questo è il termine giusto) gratuitamente. È stato un uomo di un’altra generazione, una figura che si fatica a trovare in quelle successive. Al pari di Franco Mazzucchelli, lascia un segno indelebile».

All’inizio dell’anno, l’assessore aveva visitato insieme al sindaco la casa alloggio Anffas Brugnoli-Tosi di via Piombina, per vedere gli ultimi ampliamenti. «Ci siamo complimentati con Magistrelli per quest’ulteriore potenziamento, ma lui era già proiettato verso altri progetti. Lascia un testimone importante che si dovrà portare avanti. Da parte nostra, troveremo il modo di ricordarlo, attraverso una targa del percorso “Pietre vive” o comunque nel modo più opportuno».

Magistrelli, tra l’altro, aveva già ricevuto la nomina di cittadino benemerito nel 2014, quando il sindaco era Gigi Farioli. L’attuale assessore lo ricorda come «una pietra miliare dell’associazionismo, della bustocchità, della pragmatica azione al servizio dei più fragili. Tutta la comunità e le nuove generazioni dovranno interrogarsi ed essere in grado di raccogliere il testimone di questi esempi illuminati».

Anche Farioli accosta le figure di Magistrelli e Mazzucchelli: «Un imperscrutabile disegno della provvidenza ha accumunato Pietro e Franco, amici, simpaticamente competitor nel fare del bene alla comunità. I passi di addio da questo mondo e, per chi crede, di avvicinamento a quello dei santi, sono stati scanditi in modo sovrapponibile. Il saluto al tempio civico, il funerale sabato alle 15.15 nella basilica di San Giovanni, a quindici giorni di distanza».

R.C.

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