Busto Arsizio - 18 marzo 2021, 13:45

A Busto una pianta per le vittime del Covid: «Dopo l’inverno arriva sempre la primavera»

La città omaggia le vittime del coronavirus nella prima giornata a loro dedicata. Nel parco di San Giuseppe, vicino all’ospedale dove ancora si combatte la guerra al Covid, è stato messo a dimora un calicanto, una pianta che fiorisce nel gelo: «Un simbolo della forza nelle avversità»

A Busto una pianta per le vittime del Covid: «Dopo l’inverno arriva sempre la primavera»

Anche Busto Arsizio ha celebrato la Giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid. Lo ha fatto piantando un calicanto in loro memoria nel parco del quartiere di San Giuseppe.

Un gesto dal grande valore simbolico, poiché il parco è intitolato “alla Vita” e si trova nei pressi dell’ospedale. Il luogo «dove ancora si sta combattendo la guerra contro il virus», ha osservato l’assessore al Verde Laura Rogora durante la breve cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco Emanuele Antonelli, il direttore socio-sanitario di Asst Valle Olona Marino Dell’Acqua, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, il consigliere comunale Orazio Tallarida e il portavoce del comitato di San Giuseppe Mario Cislaghi, oltre ai volontari della Prociv Augustus.

«Il calicanto simboleggia la forza nelle avversità – ha spiegato l’assessore Rogora –. I profumatissimi fiori gialli sbocciano in inverno». Fiorire nel gelo, una metafora della vita «che sa sempre sorprendere» e un invito a «guardare avanti e a superare le avversità. Dopo l’inverno arriva sempre la primavera».

«Questi primi germogli rappresentano le persone che abbiamo già vaccinato – ha affermato il dottor Dell’Acqua –. Un anno fa in ospedale e nelle rsa c’erano delle enormi difficoltà. Oggi, grazie alle prime vaccinazioni, le infezioni si sono quasi del tutto azzerate. Mi auguro che quando questa pianta sarà germogliata completamente, ci saremo lasciati tutto alle spalle».

Il percorso, però, è ancora lungo, come ha fatto notare il sindaco Emanuele Antonelli: «Oggi ricordiamo qualcosa che non è ancora finito, e la tristissima notizia della scomparsa di Pietro Magistrelli lo dimostra (leggi qui). Speriamo che con in vaccini ci sia davvero una rinascita».

Don Giuseppe Tedesco, parroco di San Giuseppe, ha benedetto la nuova pianta, rivolgendo un pensiero a tutte le vittime, in particolare alle persone scomparse all’inizio dell’emergenza, lontano dall’affetto dei propri cari, che non hanno neppure potuto ricevere il funerale.

Riccardo Canetta

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