Con le mimose, per l’imminente festa della donna, e vicino al monumento alla Resistenza. La Sinistra Chiara per Busto ha presentato la candidata sindaco Chiara Guzzo. La collocazione della lista è – ancora una volta – “chiara” fin dal nome della lista, che coinvolge il Partito Comunista Italiano e l’area antifascista del territorio, oltre ad altri rappresentanti della società civile.
I promotori dicono che le porte sono aperte a chi si riconosce nei valori della Costituzione, dell’antifascismo e della democrazia, indipendentemente dai partiti di riferimento. «Io stessa non nessuna bandiera di partito – afferma la candidata –. In tasca ho solo una tessera, quella del Cai, perché mi piace camminare. Ecco, il nostro obiettivo è camminare insieme per cambiare questa città». Porte aperte, sì, ma la distanza da Pd e 5 stelle viene rimarcata più volte.
Dal lavoro in Comune alle elezioni
«Questa città ha perso il senso di unità, di socialità. Anche prima della pandemia, le occasioni di mutuo soccorso erano diventate sempre più rare», osserva Chiara Guzzo, ex funzionario delle Pubblica istruzione del Comune di Busto Arsizio. «Ringrazio chi mi ha dato fiducia. Penso di poter portare un contributo importante in questo momento in cui sono proprio le donne a soffrire di più, dalla scuola al mondo del lavoro. I temi da affrontate sono tanti, a partire dal contrasto all’inquinamento e alla cementificazione. Sogniamo una città più vivibile, anche per i bambini, di cui mi sono sempre occupata lavorando per l’ente pubblico».
L’antifascismo come stella polare
Il percorso che ha portato alla Sinistra Chiara ha fatto i suoi primi e decisivi passi con gli incontri formativi promossi tra ottobre e dicembre dal Comitato antifascista. Non a caso, la candidata è stata presentata tra il Tempio civico e il monumento alla Resistenza e alla Deportazione, in via Fratelli d’Italia.
«Il Comitato non partecipa alla competizione elettorale – precisa Elis Ferracini – ma durante il percorso formativo sono stati gettati i semi che hanno portato a questa proposta».
Antifascismo significa «solidarietà, inclusione, integrazione, dare voce agli ultimi – dice Ferracini –. Noi ci posizioniamo in maniera precisa nel panorama politico cittadino. In Chiara, che è stata protagonista di quel percorso, abbiamo individuato una donna competente, esperta della cosa pubblica e della macchina comunale, e appartenente al mondo della sinistra».
Un progetto e una visione di sinistra
Questa nuova esperienza coinvolge anche la sezione di Busto del Partito Comunista Italiano. «È fondamentale – spiega il referente Cosimo Cerardi – costituire un’idea di sinistra in grado di esprimere un progetto e una visione. La crisi pandemica ha acuito la crisi strutturale del 2008: in questo momento è necessario pensare a una città diversa».
Secondo Cerardi, «le famiglie hanno un enorme bisogno del pubblico e dell’ente locale. Il Comune deve dare risposte ai problemi legati alla scuola, al lavoro, alla salute. La nuova visione del pubblico deve passare anche dalla campagna elettorale delle elezioni amministrative».
Distanti da Pd e 5 Stelle
«Porte aperte a chi condivide i nostri valori», afferma Ferracini (il contatto è lasinistrachiaraperbusto@gmail.com). Ma difficilmente ci potrà essere un percorso comune con gli altri candidati che sfideranno il sindaco uscente di Fratelli d'Italia Emanuele Antonelli, vale a dire Maurizio Maggioni del Pd e Amanda Ferrario, sostenuta da Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Verdi.
«Non possiamo stare insieme a chi fino a ieri ha governato con la Lega e ha promosso un referendum per ridurre la rappresentatività dei cittadini e con chi non è distante dal centrodestra – taglia corto Cerardi, contrario alle distinzioni tra il piano nazionale e quello locale –. Noi vogliamo un cambio di marcia. Pd e 5 Stelle non hanno nulla a che vedere con la sinistra che abbiamo in mente».
Alla presentazione c’era anche Sergio Barletta, figura nota della sinistra cittadina: «Chiara è una persona straordinaria, colta, con una sensibilità che appartiene a pochi protagonisti della politica cittadina. Lei rappresenta il vero cambiamento. Spero che la città sappia cogliere questa possibilità».